Aggiornato il Giugno 25, 2009 da Il Guru dei Film
Mettere al mondo un figlio rappresenta per molti il senso stesso della vita, se il bambino da allevare però nasconde un cuore di tenebra come il protagonista del thriller di George Ratliff è facile finire dritti all’inferno.
New york, Una giovane coppia benestante festeggia la nascita della piccola Lily, la sorellina di Joshua, 9 anni, un bambino diligente che sembra soffrire le attenzioni dei genitori verso la nuova arrivata. Joshua comincia a mostrare comportamenti scostanti e un interesse morboso per gli antichi egizi, intanto la piccola Lily rende la vita impossibile alla famiglia per i continui pianti anche nelle ore notturne. Il trascorrere dei giorni non allieva la tensione che invece aumenta sino a precipitare in tragici eventi.
I bambini e la paura, il binomio che ha fatto la fortuna di numerose pellicole fantastiche, a sfondo horror, si ripropone in questo film passato inosservato del 2007 con protagonista il piccolo Joshua, un bambino che mette a disagio a prima vista per la sua folta chioma impeccabile e i vestiti sempre eleganti, un insospettabile emissario del male parente stretto di Damien di “The Omen il presagio” (1976), senza dimenticare i pargoli ubicati nei “villaggi dei dannati” nel passato vintage in bianco e nero e le “covate malefiche” di Cronenberghiana memoria.
“Joshua” diretto da George Ratliff è un horror psicologico che si intrufola nella Upper East Side, il quartiere glamour e costoso di New York, per mostrare l’inquietudine di una famiglia alto-borghese consumata all’interno di un elegante appartamento, un’ambientazione che ricorda “Rosemary’s baby” (1968), l’opera di Roman Polanski risulta l’influenza principale per “Joshua” che sembra una sorta di sequel ambientato in tempi recenti, bisogna precisare che in termini di qualità le due pellicole sono ben lontane. L’attrice Vera Farmiga (“The Departed“) evoca sin dal taglio di capelli la Mia Farrow di “Rosemary’s baby“, una madre in piena crisi post-parto disperata per i pianti a dirotto della piccola Lily; cercare una distrazione con Joshua che la invita a giocare a nascondino si rivela una pessima idea: il figlio le ha riservato un “fuori programma” al cardiopalmo.