Aggiornato il Ottobre 21, 2010 da Il Guru dei Film
Il live-action della storica serie manga ideata da Sampei Shirato con protagonista il ninja Kamui.
17° secolo, era Tokugawa. Kamui ha rinnegato l'ingiusto e violento codice dei ninja, ora vaga nelle terre selvagge del Giappone braccato da decine di guerrieri ninja inviati per eliminare il traditore.
Il ragazzo trova riparo nei pressi di un villaggio di pescatori dove riconosce una donna dal passato ninja, è la bella Sugaru che si è rifatta una vita e messo su famiglia. Sugaru teme che Kamui sia un assassino dei ninja comparso per giustiziarla, inoltre non vuole rivelare al marito la sua vera identità medita quindi come eliminare il nuovo arrivato. In realtà la vendetta dei ninja non tarda ad arrivare in maniera più subdola.
In Italia l'opera di Sampei Shirato è conosciuta per essere la fonte primaria della serie animata "L'invincibile ninja Kamui" (26 episodi, 1969), uno dei vertici massimi della cultura manga nipponica e con molta probabilità il migliore omaggio alla figura del ninja di sempre. Da questa premessa giunge "Kamui gaiden", a dir poco atteso, l'adattamento prodotto nella madre patria in grado solo in parte di restituire lo splendore delle drammatiche avventure del ninja solitario Kamui. La figura incombente di Sampei Shirato si staglia a inizio pellicola con un montaggio dei disegni originali dell'autore utili a introdurre il personaggio di Kamui, il ninja rinnegato e in fuga verso un mondo migliore. Segue un secondo prologo, questa volta con immagini reali, di un infante Kamui nella sua prima esperienza di guerriero ninja, in queste scene è difficile non farsi prendere dallo sconforto per l'eccessivo impiego di computer grafica e wire-work che rende i combattimenti artificiosi, i danni de "La tigre e il dragone" (2000) si sentono ancora, con gente che vola senza alcun rispetto per la legge di gravità e scenari ritoccati in colorazioni innaturali.
"Kamui gaiden" concentra gli scontri a inizio pellicola e nel finale, nelle prime sequenze Kamui è circondato da un nugolo di ninja in una situazione tipica delle sue peripezie, l'azione si trasferisce nella boscaglia e in equilibrio sui tronchi degli alberi, tra lanci di pugnali ninja in bullet-time e salti improbabili, si può vedere anche una delle tecniche preferite dall'eroe nella presa del nemico in volo e fatto atterrare in verticale sul terreno per spezzargli il collo, il tutto con una ripresa al ralenti anche in questo caso fuori luogo per lo scarso realismo. Altro trucco riproposto, che i fans conoscono alla perfezione, è l'aggiramento dell'avversario per mezzo di un tronco d'albero dissimulato fatto passare come bersaglio. Nella serie animata i dettagli delle tecniche di combattimento e gli scontri sono centrali mentre nel film scivolano veloci, quasi banali, uno nei pressi di un fiume è influenzato in maniera pesante dalla computer grafica per descrivere un effetto sdoppiamento corporeo di Kamui intento a trafiggere il nemico. Insomma "Kamui gaiden" tentenna proprio sull'aspetto fondamentale delle arti ninjutsu ma si riscatta nelle ambientazioni, il villaggio dei pescatori sembra uscito dalle tavole del manga, e nei personaggi che hanno i tratti fisionomici ideali e una certa personalità.