Aggiornato il Luglio 5, 2012 da Il Guru dei Film
Da Hong Kong il primo libero adattamento del manga Crying Freeman. Jeffrey arriva in Inghilterra per piangere il padre adottivo ucciso dalle triadi cinesi.
Jeffrey cerca vendetta e inizia una personale caccia ai colpevoli trasformandosi in spietato killer, nel corso di un omicidio una ragazza lo immortala in una foto, la giovane testimone si innamora dello sconosciuto assassino incurante del pericolo. Jeffrey ricambia il sentimento con la ragazza ma entrambi vengono trascinati in uno scontro violento di tradimenti e morti ammazzati.
Sul finire degli anni 80 il manga “Crying Freeman”, sulle avventure di un infallibile killer con la maledizione di piangere per ogni sua vittima, riporta un enorme clamore che influenza anche il cinema, in particolare quello di Hong Kong che nel giro di pochi mesi mette in piedi due film ispirati all’opera di Koike e Ikegami: “Killer’s Romance” e “Dragon From Russia”, entrambi del 1990. I due film hanno in comune il fatto di attingere molto liberamente dall’opera originale, aspetto questo che può lasciare perplessi, per vedere un film aderente e fedele alle gesta del killer piangente bisogna rivolgersi al “Crying Freeman” (1995) di Christophe Gans, l’adattamento più famoso, e anche più bello. “Killer’s Romance” resta un film valido, penalizzato da scarsi mezzi ma nella scia delle migliori pellicole di Hong Kong che, in quegli anni, era in uno stato di grazia e pronto, di li a poco, a influenzare il resto del mondo.
Con la storia originale “Killer’s Romance” spartisce pochi ma significativi elementi, in primo luogo la figura di un killer solitario che si innamora di una ragazza in modo casuale nel corso di un regolamento di conti tra bande criminali. Il film riprende il vezzo di molti film di Hong Kong degli anni 80, si ricordano alcuni di Jackie Chan, inseriti in un contesto internazionale senza una vera spiegazione, se non un vero fascino dell’esotico al contrario, non può sfuggire il fatto che pur essendo ambientato in Inghilterra “Killer’s Romance” è interpretato da attori orientali mentre gli abitanti locali paiono degli intrusi, quasi fastidiosi. Le scenografie si limitano a paesaggi da cartolina anonimi, la fotografia é pessima e non riesce a mascherare un senso sciatto di povertà (produttiva) generale, per infierire si può segnalare il guardaroba poco elegante degli attori.
“Killer’s Romance” però ha per protagonista il magnetico Simon Yam, lo stesso anno compare nel capolavoro “Bullet in The Head”, nel ruolo del killer Jeffrey, con grossa probabilità Gans ne riprende il taglio di capelli per il suo attore feticcio Dacascos, molto valido nelle sequenze d’azione anche se in quelle più impegnative usufruisce degli stunt-double. Simon Yam è uno dei più grandi attori di Hong Kong degli ultimi 20 anni, ambiguo e sensuale, qui nei panni di un eroe romantico e maledetto. La ragazza per cui Jeffrey scopre una nuova ragione di vita é interpretata dalla bella Joey Wang, quella di “Storie di Fantasmi Cinesi”, tra i cattivi invece si riconosce lo stesso regista Philip Ko, attivissimo come attore e coreografo, uno dei criminali con gli occhiali scuri, che ha sempre tra i piedi (letteralmente) un aiutante idiota, il protagonista di una scena di pestaggio ai danni di una povera ragazza (Carmen Lee) davvero brutale.
L’ultima mezzora di pellicola rappresenta il picco di “Killer’s Romance”, uno scontro violento di sparatorie e arti marziali rinchiuso in una villa isolata, le coreografie ricordano i recenti (capo)lavori di John Woo e il suo “A Better Tomorrow 2”, un turbine di scontri a fuoco a brucia pelo che straziano decine di corpi con ferite splatter, duelli ravvicinati “stand off” con le pistole puntate, improvvisi esplosioni di pallottole il tutto condito con i tipici stunts di Hong Kong, uno spettacolo grezzo, nudo e crudo per veri appassionati nonostante la patina di serie B costante anche in questi frangenti. Gran finale all’arma bianca con le spade a sferrare fendenti che aprono squarci mortali sanguinanti.
Tit. Originale: “Killer’s Romance” (intern.)
paese: Hong Kong
Rating: 7/10