Kyashan, la febbre del super eroe

Aggiornato il Luglio 14, 2006 da Il Guru dei Film

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Anche il Paese del Sol Levante ha aperto il suo ricchissimo mercato all'ondata di adattementi cinematografici delle avventure di fumetti e cartoon. L'esordiente Kazuaki Kiriya firma Kyashan – La rinascita uno dei più celebri anime televisivi degli anni '70.

Era inevitabile, e in fondo anche giusto, che anche il Giappone fosse contagiato dalla febbre dell'adattamento cinematografico delle avventure dei super eroi dei cartoon e dei fumetti. Così, mentre in Italia arriva il film che l'esordiente Kazuaki Kiriya ha tratto da Kyashan, leggendario anime degli anni '70, il geniale e visionario regista Hideaki Anno (creatore di Neon Genesis Evangelion), ha diretto la versione cinematografica di un'altra eroina dei cartoni animati, Cutie Honey (che difficilmente vedremo in Italia) ed e' in uscita anche la versione cinematografica di Devilman, dal celebre manga di Go Nagai.
Il film rispetta gli elementi narrativi portanti della serie tv ma immerge la storia in un clima di atrocità in cui eventi fuori da ogni controllo rendono impossibile distinguere tra buoni e cattivi. In un futuro imprecisato, mentre il mondo è dilaniato dalla guerra contro il terrorismo, lo scienziato Azuma (Akira Terao), riesce nel tentativo di dare forma alla Neo-cellula, un gene in grado di ricreare la vita riproducendo da sè qualsiasi tipo di organo umano. La scoperta però sfugge al controllo e così dalla Neo-cellula nasce un gruppo di Shinzo, o Neo-Sapiens, dei 'rinati', che vengono però subito sterminati dall'esercito. I superstiti, guidati da Black King si rifugiano su una montagna. Qui creano il loro esercito di robot, pronti alla conquista della Terra e allo sterminio del genere umano. Nel frattempo il figlio di Azuma, Tetsuya (Yusuke Iseya), morto in guerra, viene usato per generare Casshern, un rinato capace di combattere il terribile nemico.
Kyashan – La rinascita è fondamentalmente un film adulto che utilizza al meglio gli spunti offerti dal suo modello televisivo, compreso il costume del super eroe principale. A parte la cancellazione di alcuni personaggi che difficilmente sarà perdonata dai fan, dove si avverte maggiormente la differenza è nell'evidente sforzo di indirizzare la versione cinematografica a un pubblico più adulto di quello prettamente giovanile cui era rivolta la serie tv, anche a costo di rischiare qualche appesantimento filosofico.
Da un punto di vista figurativo, Kyashan – La rinascita e' un'opera di notevole originalità, mille miglia lontana dal clima di videogame che caratterizza numerosi titoli di questo genere. L'uso massiccio di computer graphic è perfettamente conciliato con la bidimensionalità necessaria a rendere le atmosfere più dark dell'anime che trovano in una bella trasfigurazione di Tokyo la perfetta ambientazione.
Paolo Biamonte