Aggiornato il Ottobre 14, 2010 da Il Guru dei Film
Le scenografie riprendono invece piuttosto fedelmente i passaggi di Edgard Allan Poe, soprattutto a riguardo le stanze sgargianti monocolori del castello, gli ambienti della perdizione che hanno nella ormai celebre festa in maschera un topos dell'orrore grottesco di ogni tempo, un cliché poi riproposto in altri svariati film (anche "Eyes Wide Shut", perché no?), nell'abbandono dei piaceri che altro non sono che la fuga dalla Morte (rossa). E la Morte non si fa attendere anche se non arriva come te l'aspetti, all'inizio è nel corpo devastato di una vecchia dalla pelle rossa e marcia, in seguito è un ospite non invitato che scivola sfuggente tra le ignari vittime di una festa e quando tenti di vederla in volto non puoi fare a meno di soccombere.
Vincent Price è Prospero in uno dei suoi innumerevoli indimenticabili ruoli, malvagio e sardonico come solo l'attore del Dr. Phibes e di Matthew Hopkins può essere, vederlo e ascoltarlo mentre infligge malevoli destini ai suoi sudditi schiavi è sempre impagabile, a proposito i comprimari "buoni" e dall'animo puro rappresentati dalla giovane Francesca (Jane Asher, fidanzata all'epoca con Paul McCartney) scompaiono di fronte al carisma malevolo di un uomo pronto a scendere a patti con il demonio anche se non ha fatto i conti con la Morte. Nel cast anche la bella bionda hazel Court, Juliana, che passa buona parte del tempo a recitare strane litanie sataniche e a sognare pittoreschi stregoni-sciamani pronti a squartarla in pezzi. Gran film che onora Poe, la sotto-trama del nano e della sua giovane compagna (una bambina con voce da adulta!) direttamente da "Hop Frog", con dei grandi momenti onirici e intuizioni visive di classe ancora ricche di fascino.
Tit. Originale: "The Masque of the Red Death"
Paese: USA/Inghilterra
Rating: 8/10