La Morte Cammina con i Tacchi Alti (1971)

Aggiornato il Giugno 14, 2017 da Il Guru dei Film

La Morte Cammina con i Tacchi Alti è il thriller diretto da Luciano Ercoli.

La bella Nicole subisce inquietanti messaggi minatori che le chiedono di rivelare il nascondiglio di alcuni diamanti …

Paese: Italia/Spagna
Rating: 7/10

La bella Nicole subisce inquietanti messaggi minatori che le chiedono di rivelare il nascondiglio di alcuni diamanti, refurtiva trafugata dal padre della ragazza ucciso su un treno in circostanze poco chiare. Dopo avere subito l’aggressione di un uomo mascherato Nicole comincia a sospettare del compagno Michel, cede quindi alle lusinghe di un facoltoso spasimante e fugge con lui in Inghilterra.

Annata d’oro per il Giallo-thrilling all’italiana il 1971 in cui si inserisce la pellicola di Luciano Ercoli, il film segue la scia del successo di Argento ottenuto solo l’anno prima con il mitico L’uccello dalle piume di cristallo ma è diretto con buona personalità e un approccio più propenso all’aspetto psicologico. Si tratta del secondo film di Ercoli all’interno del genere, dove debutta con Le foto proibite di una signora per bene (1970), considerato la sua opera più riuscita e fortunata anche per via del titolo evocativo La morte cammina con i tacchi alti che difficilmente si dimentica. Il successo della pellicola permette al regista di replicare con lo speculare La morte accarezza a mezzanotte del 1972 a formare una personale trilogia thrilling di tutto rispetto.

La Morte Cammina con i Tacchi Alti (1971)

Scritto dall’esperto Ernesto Gastaldi, a lui si devono altri screenplay di capisaldi del genere come I corpi presentano tracce di violenza carnale, Tutti i colori del buio, Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer?, il film è uno dei primi, se non il primo a utilizzare una cornice internazionale che in seguito diviene una prassi comune per il thriller italiano (Cosa avete fatto a Solange?), la vicenda si sviluppa prima a Parigi e poi si trasferisce nella location principale inglese nei pressi di un bel cottage incastonato in una deliziosa baia marina. Luciano Ercoli gira con una discreta eleganza e sicurezza, non ha l’appeal spettacolare e cruento del più famoso Argento ma all’interno del film si può gustare uno degli omicidi più belli e sanguinosi del filone: lo squartamento di una vittima femminile nuda non risparmia i dettagli di una lama che strazia la carne sprigionando rosso sangue.

Il regista diviene l’anno successivo il marito della protagonista interpretata da Nieves Navarro, conosciuta con il nome internazionale Susan Scott, attrice spagnola che forse non è mai stata così bella e sensuale come in La Morte Cammina con i Tacchi Alti nel ruolo della spogliarellista Nicole. Ercoli indugia non poco sulle forme sexy della donna e non disturba affatto visto che si tratta di un piacere continuo per gli occhi.  La Navarro è uno dei volti femminili più riconoscibili per il cinema di genere italiano del periodo, in precedenza spicca per una filmografia di spaghetti western storici come Una pistola per Ringo e La Resa dei Conti. L’attrice  è la moglie di Luciano Ercoli sino al 2015, anno della morte del regista. Nel film la Navarro ricorda il ruolo di Janet Leigh in Psycho e per chi conosce il film di Hitchcock può intuire il destino della bella Nicole che imperversa in tutta la prima parte.

Un thriller diviso in due tempi distinti, nella parte conclusiva entrano in scena nuovi personaggi, tra i quali spiccano un’ironica coppia di agenti di Scotland Yard, mentre la figura dell’amante di Nicole interpretato da Frank Wolff (Il Grande Silenzio, Milano Calibro 9) assume sempre più peso, colpisce sapere che per il 43enne attore si tratta di una delle ultime interpretazioni visto che di lì a poco muore suicida tagliandosi la gola nel bagno di un residence a Roma nel 1971. Spinto verso la ricerca impossibile dell’identità dell’assassino per via di una serie continua di colpi di scena e il coinvolgimento di numerosi personaggi, tra cui il bel volto di un giovane Simon Andreu (Michel), La morte cammina con i tacchi alti è sorretto da uno delizioso score musicale firmato da Stelvio Cipriani che da solo vale la visione, ma il film di Ercoli ha molti altri particolari da offrire, come il personaggio con la mano di legno di Luciano Rossi, attore dimenticato specializzato in ruoli di reietto e freak che spesso si intravede nelle pellicole del periodo.

Sciamano