La Tomba di Ligeia (1964) di R. Corman

Aggiornato il Febbraio 6, 2008 da Il Guru dei Film

tomb_ligeia04.jpgTit. originale: The Tomb of Ligeia
Paese: U.K.

Roger Corman conclude il ciclo di film ispirati ai racconti di E.A. Poe, iniziato nel 1960 con "I vivi e i morti", con un’opera pervasa dalla presenza del grande Vincent Price.

Afflitto dalla morte della moglie Ligeia, sir Verden Fell ([[Vincent Price]]) riscopre l’amore con Lady Rowena, una donna che assomiglia come una goccia d’acqua alla defunta amata. Inizia una nuova vita, ma strani fenomeni e inquietanti presagi turbano la coppia, minacciata dalla presenza incombente di Ligeia di cui sir Verden Fell è ancora segretamente ossessionato, tanto da portarlo alla follia.

Il film è ricordato dai critici e semplici fans per diversi motivi, primo fra tutti sono le riprese in esterno, praticamente mai utilizzate nei precedenti sette film del ciclo dedicati a E.A. Poe, che donano un respiro ampio alla vicenda e una resa estetica dei decor elevata: l’abbazia abbandonata utilizzata, presso Norfolk (Inghilterra), è stupenda.

In secondo luogo questo è uno dei film che nutrono, a distanza di decenni, il culto per la figura del leggendario Vincent Price: l’attore incarna lo psicotico sir Verden Fell, un uomo accecato dalla passione e dalla follia, che lo portano a estreme conseguenze pur di ritrovare l’amore e l’abbraccio dell’amata Ligeia.

Semplicemente memorabile il look del protagonista, dark ed elegante, con lo sguardo che tradisce segreti innominabili nascosto da un paio di occhiali scuri.

Dannazione e morte, la pellicola è un ottimo horror psicologico che non disdegna soluzioni spettacolari, come il finale segnato da un incendio purificatore, ma è anche denso di sensazioni necrofile e sensuali.

Le visioni di Edgard Allan Poe sono liberamente trattate da [[Robert Towne]], sceneggiatore dal futuro roseo ([[Chinatown]], [[The Yakuza]], ecc.), e omaggiate nelle sequenze clou dalla comparsa di uno dei gatti neri più malefici della storia del cinema. In definitiva un film imperdibile, diretto con grande mestiere da Roger Corman, che firma uno delle sue migliori opere.

Rating: 8/10