Aggiornato il Settembre 2, 2011 da Il Guru dei Film
Il premio Oscar Nicolas Cage in Solo per Vendetta interpreta un tranquillo professore travolto dalla voglia di cercare giustizia per l'aggressione subita dalla moglie sullo sfondo di un'inquietante New Orleans.
Si sa che, a causa dei suoi debiti milionari con il fisco, negli ultimi anni Nicolas Cage non è andato certo per il sottile nello scegliere i copioni da interpretare. A un ritmo di quattro cinque film all'anno, Cage sta probabilmente risolvendo i suoi problemi fiscali ma sta rischiando di compromettere la sua carriera. Di lui Sean Penn ha detto: "è uno dei migliori attori della sua generazione ma si è venduto al dio denaro".
Solo per Vendetta è stato girato due anni fa, sicuramente è una delle migliori performance recenti di Cage e non si capisce bene il perché non sia mai uscito negli Usa.
E' la storia di un insegnante di scuola, che educa i propri allievi a controllare la violenza anche attraverso la scrittura e che conduce un'esistenza da uomo senza macchie. Fino al giorno in cui sua moglie subisce un'aggressione senza alcuna motivazione che la confina in un letto di ospedale. Mentre è al capezzale della donna, l'insegnante viene avvicinato da un personaggio misterioso che gli fa una proposta: invece di affidarsi alla polizia e attendere a lungo l'esito delle indagini e l'eventuale individuazione del colpevole, può rivolgersi a lui e ai suoi, per così dire, amici per ottenere una vendetta entro 24 ore. Il protagonista accetta e si trova coinvolto in una vicenda che gli sconvolge la vita e lo porta lungo gli imprevedibili binari esistenziali della vendetta in una New Orleans ancora ferita dall'uragano e avvelenata dalla criminalità in cui l'atmosfera della Big Easy lascia il posto a un clima di pericolo e di mistero.
Nonostante la sua proverbiale ridotta mimica facciale, Nicolas Cage da' vita a un protagonista credibile che si muove secondo uno schema narrativo quasi classico ma utilizzato in modo originale, soprattutto nella prima parte, e contaminato con il linguaggio delle più avanzate serie tv.
Paolo Biamonte