Aggiornato il Ottobre 11, 2007 da Il Guru dei Film
Tit. originale: Le colline hanno gli occhi
Paese: U.S.A.
Una pratica "perversa" che ha preso piede, negli Stati Uniti più che altro, da qualche anno: i sequels dei remake di passate opere horror. Nel 1977 [[Wes Craven]] dirige "[[The hills have eyes]]"; nel 2006 [[Alexander Aja]] realizza il fedele remake "[[Le colline hanno gli occhi]]" e nel 2007 [[Martin Weisz]], basandosi su una sceneggiatura scritta dallo stesso Craven e dal di lui figlio Jonathan, dirige il sequel "[[Le colline hanno gli occhi 2]]", sfruttando all’inifinito un filone ormai più che trentennale.
New Mexico, un plotone di allievi della Guardia Nazionale si esercita duramente nel deserto. A poca distanza c’è il Settore 16, dichiarato off-limits dopo una sanguinosa aggressione subita da una famiglia per mano di misteriosi individui. Al gruppo di militari viene ordinato di raggiungere una postazione di scienziati che sta ultimando l’installazione di apparecchiature predisposte per monitorare la zona elettronicamente dall’interno del settore. Giunti sul luogo, i ragazzi guidati dal sergente Millstone scoprono però che degli scienziati non vi è traccia.
Wes Craven, coadiuvato dal figlio Jonathan, scrive questo istant-sequel che tenta di replicare il successo ottenuto dal discreto remake "Le colline hanno gli occhi"(2006) diretto dal talentoso Alexander Aja.
Come è ben noto, fare le cose di fretta non porta quasi mai dei buoni risultati: lo script di Craven è difatti risibile nella sua semplicità (militari contro mutanti) e a dir poco azzardato e flebile risulta il parallelismo che vuole le caverne dei mostruosi freaks simili alle montagne di Tora Bora in Afganisthan (i militari durante l’esercitazione simulano un attacco a Kandahar), senza contare alcuni buchi di sceneggiatura veri e propri (per es. Amber e Napoli che raggiungono il gruppo senza corde).
Non conviene poi soffermarsi più di tanto sulla costruzione dei personaggi, che sembra la sagra del luogo comune, fatta di sergenti duri e massicci e soldati dall’animo pacifista che si trasformano in assassini.
La regia di Martin Weisz, un altro giovane di origini europee, conosciuto più che altro per avere diretto alcuni video dei [[Korn]], [[Puff Duddy]], [[Nickelback]], lascia molto a desiderare. Infatti nonostante il film disponga dello stesso budget (15 milioni di dollari) del capitolo precedente, l’aspetto scenografico appare più povero e sacrificato a un senso di claustrofobia che in realtà non viene trasmesso, cosi come la direzione risulta avara di un qualsiasi guizzo personale, lontana dai virtuosismi di Aja.
Non resta che porre l’attenzione, quindi, sul versante splatter, che almeno non viene risparmiato sin dal prologo, con un parto truculento che annucia i titoli di testa. Si prosegue con teste spiaccicate, occhi trafitti, teste mozzate e cosi via.
Peccato che "Le colline hanno gli occhi 2" assomigli più a film come "[[Wrong Turn]]"(carino, ma non certo irresistibile) che ai film di Craven e Aja. Insomma un film che appaga, solamente, per gli effetti truculenti curati dai "soliti" [[Berger]] e [[Nicotero]], veramente poco per decretarne la riuscita.
Rating: 5/10