L’Era Glaciale 2 – una marea tutta da ridere

Aggiornato il Aprile 21, 2006 da Il Guru dei Film

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Tornano Diego la tigre, Sid il bradipo, Manny il mammouth e Tony la tartaruga, il gruppo di amici-animali che riescono a salvare la Terra emulando Wile E. Coyote. Le avventure dei protagonisti si alternano con quelle dello scoiattolo con la ghianda 'ordigno fine di mondo' in un film che è anche un monito sui pericoli del riscaldamento eccessivo del pianeta.

L'era glaciale 2 inizia giocando sul sicuro: ad aprire le danze è di nuovo lo scoiattolo più divertente e pericoloso della storia del cartoon. La tradizione vuole che a minacciare la terra siano o gli alieni o qualche super criminale. Qui a mettere in moto il meccanismo che può portare alla distruzione del pianeta è la lotta no limits per conservare la ghianda di uno scoiattolino che ha confuso il metodo strasberg con il manuale del principe del disastro, Wile E. Coyote diventando un cult del cartoon digitale, tanto che le sue disavventure introducono le vicende del gruppo dei protagonisti che sono ancora Diego la tigre, Sid il bradipo, Manny il mammouth e Tony la tartaruga.
Sostanzialmente L'era glaciale 2 è il racconto della loro lunga marcia verso una valle sicura per sfuggire all'inondazione provocata dallo scioglimento dei ghiacci polari. Le avventure coincidono con l'incontro con altri animali in un mondo dove le varie specie animali convivono più o meno pacificamente. E' piuttosto insolito constatare che un cartoon comico sia costruito su temi decisamente cupi. Basta pensare che il filo conduttore della narrazione è la catastrofe incombente e che per buona parte del film, Manny il mammouth è schiacciato dall'angoscia di essere l'ultimo esemplare della sua specie. Tutto potrebbe risolversi grazie all'incontro con Ellie, mammouth femmina che però è convinta di essere un opossum.
Nell'era glaciale 2 la personalità dei personaggi ha più o meno la stessa importanza delle gag e delle situazioni. Abbondano le citazioni e le parodie, da Mission Impossible 2 allo Squalo, dal Signore degli Anelli ai Blues Brothers fino al musical (da segnalare il numero degli avvoltoi) anche se il film puo' essere considerato un omaggio a Chuck Jones e al già citato Wile E. Coyote.
Per una volta, poi, non ci si può lamentare del doppiaggio. Se Pino Insegno, Claudio Bisio e Leo Gullotta erano una garanzia, Roberta Lanfranchi (forse quella su cui si avevano i maggiori dubbi) se la cava degnamente. Lascia invece un po’ perplesso l’accento stralunato di Lee Ryan (sono curioso di sapere se anche l’opossum originale parlava in maniera particolare), ma non siamo comunque al livello pietoso di Omar Sharif ne Le Cronache di Narnia.
Se il finale lascia tutto un pò in sospeso in attesa del terzo capitolo, c'è una considerazione da fare: la questione del riscaldamento eccessivo della Terra e l'innalzamento delle maree, nonostante alcune catastrofi, continua a essere sostanzialmente ignorata dall'agenda dei Grandi, come dimostrano gli interventi voluti dall'amministrazione Bush sul protocollo di Kyoto. La scuola non sembra fare molto per sensibilizzare i ragazzi sui temi legati all'Ambiente. Grazie all'Era Glaciale 2 il pubblico di tutto il mondo vedrà cosa succede quando si squagliano i ghiacci del polo. Sarà difficile rispondere che si tratta solo di un cartone animato.
Paolo Biamonte