L’Ultima Casa a Sinistra (2009)

Aggiornato il Dicembre 18, 2009 da Il Guru dei Film

Film: L'Ultima Casa a Sinistra

Il remake dello scioccante film d’esordio del regista Wes Craven uscito nel 1972. (Novità homevideo!)

 

 

 Due giovani amiche si incontrano dopo circa un anno in una località di vacanza e decidono di festeggiare con un pizzico di follia: andare a fumare erba da Justin, un ragazzo appena conosciuto. Quello che sembra un divertente pomeriggio si trasforma in incubo quando il padre di Justin, un pericoloso evaso, rientra in anticipo con i suoi compari che vedono nelle due ragazze un "simpatico" diversivo. Il gruppo si trasferisce nel bosco dove le ragazze vengono sottoposte a violenze di ogni tipo, una di loro si getta nel lago vicino in una disperata fuga…..

Sono passati ben 37 anni dal primo film diretto da Wes Craven e ora arriva implacabile il remake, prodotto dallo stesso regista di "Nightmare – Dal Profondo della Notte" (1984), giudicato da molti superiore all’originale, i fatti incontrovertibili però dicono che l’esordio di Craven resta una pietra miliare dell’horror (il filone "Rape & Revenge") capace di sconvolgere le platee degli anni 70, mentre questo remake è già stato inglobato senza colpo ferire nel calderone del cinema "horror riciclato" degli ultimi anni. E’ sempre difficile per le ultime generazioni contestualizzare pellicole datate ma nel caso di "L’Ultima Casa a Sinistra" del 1972 siamo di fronte a un classico che, con molta probabilità, ha influenzato in parte (ogni riferimento alle moto-seghe non è puramente casuale) lo straordinario "Non Aprite Quella Porta" (1974).

Il remake di "L’Ultima Casa a Sinistra" esce, in Italia, direttamente in dvd dopo avere ottenuto il divieto ai minori di anni 18 e la cancellazione della distribuzione (infelice) di metà agosto 2009, la versione disponibile è la extreme-extended-edition di circa 110 minuti, quasi mezzora in più della pellicola di Craven, in cui si va giù abbastanza pesante con scene di splatter e violenza. E’ un film divertente in fondo seppure meno grottesco del film originale e ricco di sequenze forti, non adatte per tutti, girato con cura dal regista di origini greche Dennis Lliadis, arrivato sotto i riflettori (quando capiterà lo stesso per un giovane regista italiano?) dopo l’esordio con il crime-movie "Hardcore" (2004).