Aggiornato il Giugno 17, 2010 da Il Guru dei Film
l trip di fantascienza anni ’70 con protagonista David Bowie.
Un alieno dalle sembianze umane giunge sulla terra con l’intento di trovare dell’acqua per il suo pianeta morente. Nonostante il forte stato confusionale l’essere che si nasconde dietro il nome inglese Newton costruisce in poco tempo un impero finanziario delegato al suo avvocato di fiducia, in seguito si stabilisce con la cameriera Mary-Lo invaghita di lui e contatta uno scienziato per costruire un’astronave in cui immagazzinare l’energia necessaria al suo mondo. La CIA intanto si insospettisce delle fiorenti attività di Newton che viene tradito dai suoi collaboratori e consegnato a un equipe medico-scientifica.
Metà anni 70, l’epoca in cui gli ideali progressisti del decennio precedente si schiantano presto contro una realtà immobile e sgradevole, per fortuna gli slanci creativi sono invece in continuo fermento nella musica e nel cinema grazie a titoli della portata di "L’Uomo che Cadde sulla Terra", un’opera sperimentale-esistenziale come solo in quegli anni poteva essere concepita. La storia se riassunta appare anche semplice, nel corso della visione però gli elementi sono frammentati e avvolti nel mistero, non è difficile subire quindi un senso di smarrimento come il suo stralunato, è proprio il caso di dire, protagonista alieno in cerca di acqua per il pianeta natio morente. Il senso sfuggente della pellicola deriva dal distacco della trama lasciata sullo sfondo, non è importante come nel 99% dei film, un aspetto che nel corso degli anni ha scomodato paragoni con i film "indecifrabili" di David Lynch, dietro la cinepresa del resto c’è Nicolas Roeg, uno dei più eccentrici e brillanti registi inglesi del periodo in quello che è forse il suo lavoro più ricordato insieme all’imperdibile horror "A Venezia un Dicembre Rosso Shocking" (1973). Per avere una visione completa e più "lineare" del film esiste comunque la director’s cut, purtroppo poco reperibile.
Nel ruolo dell’alieno compare David Bowie, non ancora trentenne e nel pieno del successo come (glam) rockstar, anzi si può dire che degli anni 70 è l’icona primaria per il suo trasformismo e, naturalmente, per i suoi dischi, colonna sonora di almeno due generazioni, dopo questa prova il cantante comincia a frequentare il cinema ("Miriam si Sveglia a Mezzanotte", "Memento") con molte soddisfazioni sino ai nostri giorni. Curioso sapere che dietro le quinte del set si aggira anche il figlio di Bowie, Duncan Zowie Haywood, futuro regista del notevole fantascientifico "Moon" (2009). Bowie è Thomas Newton, un alieno dalle sembianze umane fragile sia nella psiche che nel fisico, colpisce la sequenza in cui viene sollevato di peso dalla cameriera Mary-Lo, caduto in un mondo incomprensibile che può rivelargli dei messaggi profondi e coerenti nelle trasmissioni tv, la scena dei monitor nell’albergo, ma anche una serie di pericoli e incomprensioni. E dire che "L’Uomo che Cadde sulla Terra" inizia nella maniera più classica, con la caduta di un oggetto misterioso nel centro di un lago mentre è la prolungata scena successiva, un uomo intento a scendere con fatica una montagna di sassi sotto lo sguardo di uno sconosciuto, ad avvertire che siamo di fronte a qualcosa di insolito.