Aggiornato il Giugno 17, 2010 da Il Guru dei Film
Tratto dal romanzo omonimo del 1963 di Walter Tavis il film è uno sguardo duro e impietoso sulla società occidentale, insensibile anche di fronte la presenza di un essere alieno trascinato in un viaggio senza ritorno nelle debolezze terrene del denaro, sesso e alcool. Per tentare di costruire un’astronave che lo riporti a casa, Newton, mette in piedi un impero finanziario grazie a dei brevetti rivoluzionari nel campo della fotografia (in pratica si tratta dell’impiego dell’attuale tecnica digitale) e si rinchiude in un isolamento dorato seguito dalla ex-cameriera Mary-Lo, una bella e brava Candy Clark ("American Graffiti"), una donna che tenta di scacciare la solitudine della sua vita con questo bizzarro "straniero": a dir poco memorabile la sequenza in cui si orina nelle mutandine quando scopre il vero volto di Newton, uscito dal bagno senza le lenti a contatto per mostrare agghiaccianti occhi da rettile e un corpo asessuato (Marilyn Manson ha preso diversi appunti per il suo look). Nel corso della vicenda Newton è rapito dai ricordi del pianeta di origine e dell’amata famiglia, uno scenario figurativo, povero ma creativo nella migliore tradizione della fantascienza anni 70, composto da sterminati spazi desertici e spartani costumi (simili a mute da sub con bombole) per una donna e due bambini dal make up alieno, intenti nei preparativi della partenza del capo-famiglia presso un’astronave-treno, quest’ultima incredibile nella sua resa artigianale di carta-pesta, eppure bellissima.
Un ulteriore tocco psichedelico-esoterico al tutto é portato dalla colonna sonora firmata da John Philips (membro dei celebri Mamas & Papas)e Stomu Yamashta modulata su bizzarri motivi country-rock, la scena spazio-temporale ambientata nel vecchio west, e momenti lisergici, si aggiungono inoltre canzoni di Roy Orbison, Louis Armstrong, Steely Dan, ecc. "L’Uomo che Cadde sulla Terra" si abbandona ai piaceri della carne, non sono poche le scene di sesso presenti e in alcune compaiono anche dei genitali maschili (a riposo), il pene dell’attore Rip Torn nel ruolo del professore-scienziato Nathan Bryce viene impugnato da una scatenata studentessa, anche Bowie fa intravedere per una frazione di secondo un nudo integrale, l’attrice Candy Clark si concede in diversi scene senza veli. Uno dei produttori, Si Litvinoff, pochi anni prima aveva portato sullo schermo "Arancia Meccanica" (1971), forse non è un caso visto che la seconda parte della pellicola ha diversi punti di contatto con il film di Kubrick, anche il protagonista viene imprigionato e messo a disposizione di un’equipe medica dai metodi poco ortodossi (un’altra scena impressionante è il taglio di un capezzolo) che ne sconvolgeranno per sempre la psiche. Nonostante girato negli splendidi scenari del New Mexico, una terra dove in pochi minuti si può passare dai deserti, ai canyon sino alla meraviglia delle foreste, il film è una produzione inglese cosi come la maggior parte del cast tecnico/artistico.
Film tutt’altro che spettacolare, per buona parte grottesco e pieno di allusioni simbolico-sessuali, può essere visto anche come riflessione sullo scorrere inutile e annichilente del tempo, tutti i personaggi invecchiano tranne Newton, e la vaga illusione di una felicità impossibile anche per un essere giunto da un altro mondo. Di recente uscito in dvd per un’edizione disastrosa: non è la director’s cut e manca la traccia in inglese.
Tit. Originale: "The Man who Fell to Earth"
Paese: Inghilterra
Rating: 8/10