Ninja – Il Cacciatore (1987)

Aggiornato il Dicembre 22, 2014 da Il Guru dei Film

Ninja contro Shaolin in un frenetico film di arti marziali anni 80.
Il maestro bianco Pai Mei della scuola Wu Tang vuole annientare i rivali Shaolin, per farlo non esita ad allearsi con i temibili ninja giunti dal Giappone.. …

Gli adepti del tempio di Shaolin sono sconfitti ed eliminati. Solo pochi superstiti, tra i quali la figlia di un valoroso combattente, possono riportare in vita gli antichi insegnamenti dei monaci Shaolin e lanciare la sfida al malvagio maestro bianco.

 

Nello sfruttamento del prolifico sotto filone anni 80 dei “film coi ninja” si inserisce anche Taiwan, la dirimpettaia sorella povera (dal punto di vista cinematografico) di Hong Kong, con alcuni titoli di sicuro effetto come “Ninja – Il cacciatore”. Alla regia lo specialista Wu Kuo-Ren aka Ng Kwok-Yan imbastisce una vicenda di scuole rivali flebile e ingiustificata con il fine ultimo di esaltare la figura dei ninja e una serie di combattimenti continui e deliranti. “Ninja – Il cacciatore”, meglio conosciuto con il titolo internazionale “Wu Tang vs Ninja”, è un film di kung fu misto alle tecniche più fantasiose dei ninja che danno origine a dei grandi combattimenti coreografati da Ko Chu, uno degli action director/interpreti del capolavoro-ninja “Five Elements Ninja” (1982) di Chang Cheh. La pellicola verte sulla potenza degli scontri, alla fine il motivo principe per ogni appassionato del genere, di contro sconta la povertà dei personaggi e della storia.

 

La versione italiana è penalizzata da un doppiaggio mediocre, per intenderci siamo ai livelli delle telenovelas brasiliane del periodo, nonostante la presenza di Romano Malaspina (Actarus!) che dona la voce al villain Pai Mei. I dialoghi sono risibili e ingenui, viene ripetuto senza ragione in inglese il termine Shaolin Temple, in un frangente una ragazza è soccorsa con l’invocazione “Miss!, miss!”. Si intuiscono dei tagli nel montaggio, bruschi passaggi da una situazione all’altra slegate nella continuity, inoltre dalle notizie in rete si ritengono assenti anche alcune sequenze a carattere erotico, con grossa probabilità si riferiscono all’harem privato di concubine messo in piedi per i piaceri di Pai Mei. Quest’ultimo è una figura celebre del cinema delle arti marziali che compare in diversi film, da “Gli scatenati campioni del karate” passando per “Executioners from Shaolin” sino a “Kill Bill Vol.2”, il maestro marziale indimenticabile per i lunghi capelli albini e le infinite sopracciglia bianche.

 

Nella parte del maestro bianco Pai Mei il veterano Jack Lung quasi a fine carriera, in seguito compare solo in un paio di film, cattivo e spietato senza un vero motivo se non quello di un rancore non meglio specificato verso i rivali Shaolin, si presenta con un costume raffigurato il grosso simbolo circolare del Tao, per affrontare gli avversari verso l’inizio apprende una tecnica che rende il corpo invulnerabile ai colpi delle lame. I guerrieri ninja intanto sono infilati dentro sin dal prologo in sequenze di training in un campo con poligoni e percorsi che, nel corso della vicenda, si ripropone come il set principale, descritti come sorta di esuli senza padroni che non esitano a stringere alleanza con il maestro bianco. I ninja sono coinvolti negli scontri più spettacolari e mettono in mostra trucchi e movimenti ormai entrati nell’immaginario, come cortine fumogene, arrampicate sugli alberi degne di spiderman, lancio delle proverbiali stelle rotanti shuriken e dardi avvelenati, sino a spingersi in veri teletrasporti per dissimulare la posizione e confondere l’avversario. 

 

Vi sono tre ninja che spiccano come luogotenenti di Pai Mei: uno vestito di giallo armato di cerchi in metallo, un secondo con il vestito bianco sfoggia dei baffetti alla Hitler (!), il terzo è più classico nella sua tenuta nera. “Ninja Il cacciatore” non svela subito i protagonisti Shaolin formati da una coppia di cugini scatenati che passano il tempo ad affinare il loro kung fu, in soccorso un manuale Shaolin riesce a forgiarli in una particolare tecnica che rende le dita delle mani inossidabili come l’acciaio, segue la scena notevole delle flessioni effettuate con un solo dito (!), sembrano eseguite per davvero dagli attori. I due cugini sono impersonati da Alexander Lou, attore protagonista anche nel precedente film del regista “The Super Ninja”, e da Mike Wong, i due attori marziali sono impegnati in combattimenti veloci e super coreografati sempre più folli (da vedere il duello contro un telo volante ninja!) e cinetici, tra colpi marziali al fulmicotone e schizzi di sangue che si aprono nei corpi. Il finale sulla scogliera, nello sfondo dell’oceano, ricorda i similari girati a Hong Kong nei famosi set/teatri di posa Shaw Brothers nei pressi della Clearwater Bay. Nella scia di “Born Invincible”, “Invincible Armour”, “Ninja the final duel” e non ultimo l’inarrivabile “Duel To The Death”, un film che gli appassionati di guerrieri ninja non possono mancare.

 

Tit. Originale: Wu Tang Vs Ninja (Intern.)
Paese: Taiwan
Rating: 7/10