Aggiornato il Aprile 27, 2010 da Il Guru dei Film
Aldo, Giovanni e Giacomo sono le voci narranti di questo straordinario documentario che, attraverso le avventure di una tartaruga, racconta il mondo sotto il mare grazie a una nuova tecnologia che pernette le riprese subacque in 3D. Un bell’esempio di intrattenimento intelligente per ogni genere di pubblico.
400 operatori, oltre 7 anni di riprese, più di 60 location in tutto il mondo, 26 spedizioni sottomarine, 200 ore di riprese, più di 1500 ore passate sott’acqua e una nuovissima tecnologia messa a punto per le riprese subacquee in digitale 3D.
Sono le cifre di Oceani 3D, sperttacolare documentario definito con qualche ragione “la più grande avventura subacquea mai realizzata” che, attraverso l’incredibile viaggio di una tartaruga marina, porta lo spettatore nel mondo delle profondità marine, un universo sempre più minacciato dall’inquinamento e dall’ottusità umana, popolato da creature di ogni genere.
Per quelli dall’anagrafe più stagionata si tratta di una versione kolossal e aggiornata delle mitiche avventure della Calipso di Jean Jacques Cousteau, per chi non c’era nell’era del bianco e nero, di un’occasione da non perdere per fare conoscenza con il mondo sotto il mare.
Il racconto di questo viaggio che è un perfetto esempio di intrattenimento utile e intelligente per qualunque genere di pubblico è affidato ad Aldo, Giovanni e Giacomo, cui tocca il compito di dare i colori del sorriso a una storia meravigliosa con il chiaro obiettivo di ripetere il successo toccato alle avventure dei pinguini.
Paolo Biamonte