Aggiornato il Ottobre 27, 2009 da Il Guru dei Film
"Orphan" richiama un pò tutti i film precedenti dello stesso genere a partire dai più recenti "Il respiro del Diavolo", nei disegni malefici che tappezzano i muri della stanza di Esther, e "Joshua", l’abilità esibita al pianoforte dalla bambina ricorda quella del protagonista nel film di George Ratliff che, una vera curiosità questa, schierava nel cast l’attrice Vera Farmiga voluta da Collet-Serra per un ruolo del tutto simile come madre di Esther. "Orphan" risulta comunque migliore e spedito a dispetto delle due ore di durata, merito anche degli interpreti in parte e dei personaggi ben delineati: è il caso della piccola Max, una bambina sordo-muta che diviene suo malgrado la complice della temibile sorella Esther. La protagonista Esther merita un discorso a se’ stante, è il punto di forza della pellicola e riesce a destabilizzare seppure da subito si capisce che qualcosa in lei non funziona, usa vestiti fuori moda e porta degli strani polsini, l’attrice Isabelle Fuhrman si trasforma in un vero e proprio boogeyman a dir poco disturbato che potrebbe insegnare al Michael Myers di Rob Zombie come si eseguono certi "lavoretti".
E’ il twist finale prolungato e veramente malato a elevare "Orphan" sopra la media, anche i più scettici si troveranno con probabilità spiazzati, una conclusione inedita e selvaggia che rafforza tutti gli avvenimenti visti in precedenza, la sorpresa arriva come una vera e propria doccia fredda dopo che Esther ha in pratica demolito e manipolato dall’interno una tipica e serena famigliola americana. Al suo passaggio furioso resta un’inquietudine che la confezione da blockbuster della pellicola fatica a soffocare. Che "Orphan" non è innocuo lo dimostra, forse, anche la forte polemica innescata da numerose associazioni che accusano il film della diffusione di paure e falsi stereotipi sulle adozioni dei piccoli orfani.
Tit. originale: "Orphan"
Paese: USA
Rating: 7/10