Aggiornato il Novembre 23, 2011 da Il Guru dei Film
Due amici in una divertente fuga con alieno lungo le strade americane.
La vacanza di Graeme e Clive, due amici accomunati dalla passione per i fumetti e la fantascienza, é interrotta dallo strano incontro con Paul, un alieno umanoide, sboccato e irriverente, che li convince a intraprendere una fuga da alcuni agenti segreti che vogliono eliminarlo.
I due amici fanno presto amicizia con Paul, un alieno rimasto bloccato sulla terra da alcuni decenni che la sa lunga, al punto da dispensare consigli e battute, anche quando arriva l'occasione di conoscere la svampita Ruth che sembra piacere molto a Graeme. Intanto gli uomini in nero dei servizi segreti sono sempre più vicini alle tracce del fuggitivo alieno.
Il regista Greg Mottola tenta il colpo grosso, sfuggito per poco (incassi buoni ma non straordinari), con un film dal cast decisamente accattivante per una commedia leggera, che prende con piglio brillante il tema dell'esistenza degli alieni. A emergere è però un ritratto generazionale e la condizione di immaturità che attraversano i protagonisti, accade anche nei precedenti lavori "Suxbad" e "Adventurland" del regista, in questo caso dei 40enni cresciuti a pane e fantascienza, come buona parte della popolazione maschile nata intorno ai primi anni 70 forgiata da Lucas e Spielberg. "Paul" in fondo può essere complementare a "Super 8", nel film di Abrams si tenta di evocare l'epoca dorata dell'infanzia, mentre qui si raccontano le conseguenze di quelle esperienze fatte di avide letture di fumetti e giornate passate nei cinema. In poche parole stiamo parlando di un fenomeno che non conosce crisi e degli individui definiti con il dispregiativo termine di "nerds" che si aggrava con il procedere degli anni, di uomini adulti invaghiti delle passioni cullate da bambini e con scarsa dimestichezza nei rapporti sociali.
"Paul" però come è facile intuire è dalla parte degli "sfigati" e ci gioca sopra, a interpretare i due protagonisti poi non è una coppia qualunque ma il rodato sodalizio Pegg-Frost, il duo esploso con "Shaun of the Dead" e "Hot Fuzz", tra le facce più simpatiche e riconosciute degli ultimi anni che nell'essere buffi e inadeguati nelle situazioni più incredibili hanno fatto una sorta di marchio di fabbrica. I due attori inglesi alla prima prova (insieme) americana non fanno scintille ma nemmeno deludono, tengono i tempi comici e si integrano bene nel contesto on the road di magnifici scenari naturali, una lunga rincorsa negli stati desertici del sud degli Stati Uniti e i luoghi classici dei (presunti) avvistamenti alieni e di Area 51. La comicità ruota tutta intorno allo status di "nerd" dei due ragazzotti che non mancano di visitare la mecca dell'intrattenimento fandom, il Comic Con di San Diego, e procedere in un viaggio in camper lungo i siti legati agli appassionati di alieni. Una delle gag più ripetute e anche imbarazzanti per Graeme e Clive verte sull'essere scambiati per una coppia di gay, in particolare l'incontro con due rudi campagnoli in una tavola calda, a cui tamponano per errore il fuoristrada, si trascina nel corso della pellicola.
A dominare è però la presenza dell'alieno Paul, riprodotto con le sembianze più stereotipate possibili circolate sin dai tempi dell'incidente di Roswell, un tipino scurrile e irriverente che fa sembrare due bambocci alle prime armi i due increduli protagonisti, la creatura è riprodotta in CGI e possiede diversi poteri come resuscitare i corpi inanimati, molto divertente la scena dell'uccelino morto, o l'invisibilità che utilizza in altri momenti più convenzionali. Nella versione italiana bisogna superare il doppiaggio di Paul affidato a Elio che può creare difficoltà, troppo slegato rispetto le altre voci, si intuisce una scarsa dimestichezza attoriale che comunque non pregiudica più di tanto la visione. Dopo un prologo molto classico, ambientato nel 1947 e la caduta di un oggetto alieno nelle vicinanze di una casa isolata, si srotola un altrettanto classica "caccia all'alieno" di un gruppo in incognito di men in black formato da una coppia di agenti imbranati, un paio di momenti strappano il sorriso, e di un risoluto leader dai metodi violenti interpretato da Jason Bateman ("Come Ammazzare il Capo e Vivere Felici").
Si trova il tempo per una breve storiella d'amore, tra Graeme e una timida donna, e l'entrata di nuovi personaggi che ridestano l'attenzione con la presenza di Sigourney Weaver nel ruolo di un pezzo grosso del governo con pochi scrupoli. Effetti speciali non di alto livello ma in questo tipo di film non sono richiesti, intanto i plateali omaggi a Spielberg, che viene citato di peso per il suo "Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo", e a Lucas, con Graeme che attraversa mezzo film con la maglietta de "L'Impero Colpisce Ancora", si sprecano e portano a un finale piuttosto movimentato e con un piccolo colpo a sorpresa. Il film è un "Rated-R" per i diffusi termini scurrili, insomma qualche volgarità compare ma si può chiudere un occhio.
Tit. Originale: "Paul"
Paese: USA
Rating:7/10