Aggiornato il Marzo 11, 2015 da Il Guru dei Film
Hollywood sceglie Roma. Non solo per le produzioni cinematografiche (da 007 a Zoolander 2), ma anche per uno straordinario incontro con il regista e sceneggiatore Paul Haggis. Ecco la nostra intervista all’autore.
Premio Oscar come Miglior Sceneggiatura Originale e Miglior Film con Crash, Haggis è nella Capitale per due esclusive Master Class di recitazione al Teatro Golden.
“Sono felice di essere qui, amo Roma – ha detto Haggis – quindi ogni scusa è buona per venire! E questa direi che era ottima!”.
Più di 200 Attori, registi, scrtittori provenienti da tutta Europa iscrittisi al seminario per confrontarsi con un mostro sacro di Hollywood. “Per me sarà una grande esperienza” ha commentato a proposito Haggis.
Lui che non ha avuto nessuna formale istruzione nel cinema, ha imparato tantissimo dall’incontro con i tanti registi con cui a lavorato: Clint Eastwood (con il quale ha firmato la sceneggiatura dello straordinario Million Dollar Baby) è quello che gli ha insegnato di più. “Da lui ho imparato che non bisogna interferire con gli attori quando sono sul set, lasciarli liberi di esplorare il loro personaggio e a fidarmi di loro”.
L’intero compenso percepito da Paul Haggis verrà devoluto all’organizzazione no-profit Artists for Peace&Justice (APJ), che finanzierà la costruzione di scuole ad Haiti: “Al momento siamo risuciti a costruire un’unica scuola media superiore che ha 2600 studenti. – ha specificato il regista – C’è una scuola artistica, e di cinematografia. Una volta finiti gli studi il 95% di loro trova subito un impiego”. Non solo cinema quindi, ma anche tanto impegno per aiutare i più poveri.
Il 2 aprile uscirà nelle sale italiane Third Person, il suo ultimo film che vede un cast eccezionale: Liam Neeson, Olivia Wilde, James Franco, Adrien Brody, Mila Kunis, Kim Basinger. Tutti i suoi film riflettono momenti difficili della sua vita, ha raccontato Haggis: “Sono influenzato dai film italiani e francesi degli anni ’60 e ’70 – ha poi aggiunto – Pasolini, Antonioni, Truffaut hanno ridefinito l’idea di fare cinema. E alla fine ponevano più domande che risposte e questo è quello che voglio fare io: è un mio omaggio a questi grandi registi”.
Nel film compaiono anche Riccardo Scamarcio e Vinicio Marchioni. “È stato bello lavorare con lui (Scamarcio, ndr) – ha raccontato il regista – è molto divertente, ora siamo amici. Gli ho chiesto di interpretare questo ruolo perché spesso fa personaggi romantici. Qui volevo interpretasse un ruolo comico. In realtà l’idea di coinvolgerlo è stata della mia coproduttrice Moran Atias”.
Ci sono anche tanti altri attori italiani per piccolo ruoli, ma Haggis ricorda: “Un ruolo piccolo non vuol dire che sia poco importante. L’interazione con i personaggi principali deve essere un momento vero altrimenti perde di forza. Quindi sono ruoli altrettanto importanti”.
Ai nostri microfoni Paul Haggis consiglia infine a tutti gli attori di non fermarsi alle parole scritte sul copione, ma di esplorare il personaggio nella sua totalità. E ammette: “Quando scrivo non penso agli attori che potrebbero interpretare i diversi ruoli. Non voglio essere influenzato”. E se Liam Neeson è stata una scelta sua, Olivia Wilde è stata una sopresa: “Non ero convinto, ho pensato che fosse l’attrice sbagliata perché è così carina e dolce; invece il suo personaggio è una donna cattiva che ama torturare gli uomini. Ma ci ha sorpresi perché è riuscita ad interpretarlo alla perfezione”.
Visto che ama Roma gli abbiamo chiesto cosa gli piaccia di più: “Le donne! – ha risposto ridendo – È così ricca… solo respirarne l’aria, sembrerà un cliché, ma è così piena di vita!”. Non resta che aspettare il 2 aprile per vedere Third Person.