Aggiornato il Maggio 26, 2011 da Il Guru dei Film
Nel quarto capitolo della saga corsara con l'eroe Jack Sparrow, tutti vogliono arrivare primi alla Fonte della giovinezza, la leggendaria sorgente dell'immortalità, anche il Re d'Inghilterra è disposto a tutto pur di anticipare gli spagnoli.
Gli inglesi affidano a Capitan Barbossa il comando della missione e scendono a patti con il famigerato Jack Sparrow. Ma il funambolico Sparrow è già nelle mire di un misterioso personaggio che, con l'inganno, lo imbarca sulla nave del temibile pirata Barbanera, pronto a salpare per la stessa destinazione, un luogo lontano ai confini del mare, dove riposa il segreto della vita e della morte.
Piccola rivoluzione per una delle saghe più redditizie di sempre, due dei precedenti episodi sono nella top ten dei maggiori incassi della storia, cambiano alcuni capisaldi, a partire dalla regia abbandonata da Gore Verbinksi e ricoperta da Rob Marshall ("Memorie di una Geisha", "Chicago"), alcuni personaggi scompaiono a favore del carattere principale di Jack Sparrow, il vero simbolo e sostanza dell'intera saga. Johnny Depp si è fatto ricoprire d'oro per riprendere i panni del pirata suonato ma geniale, una delle poche icone dei nostri tempi che piace a grandi e piccini, questa volta appare ancora più protagonista del solito, nell'intento di puntare sulla vena istrionica del personaggio alle prese con un ritorno di fiamma per un vecchio amore non privo di rischi. Jack è tornato e la sua prima apparizione è sotto le mentite spoglie di un giudice, si trova a Londra e deve salvare il vecchio amico di scorribande Gibbs (Kevin MacNally), sono i primi minuti del film e succede di tutto, mentre si può ammirare l'accurato sfondo scenografico della città, tra gag spiritose (la scena del bigné), inseguimenti e strani incontri: Keith Richards nel ruolo del padre di Jack appare in questi frangenti all'interno di una taverna.
Bisogna dire che i primi rocamboleschi minuti sono quelli più movimentati della pellicola, in seguito lo spettacolo non manca ma si respirano toni più sobri rispetto al precedente e tellurico "Ai Confini del Mondo", molti fan sono avvisati (non sono pochi i delusi) mentre la solita critica che regala voti a tutti ha bastonato il film di Marshall che viene, nei migliori dei casi, dileggiato senza troppi complimenti. Per trovare nuova linfa bisogna cambiare, le assenze importanti di Keyra Knightley e Orlando Bloom risultano indolori, tutto ruota intorno a Sparrow, quindi anche il nuovo personaggio di Penelope Cruz è legato al passato del pirata, la bella attrice spagnola piuttosto in carne (fase pre maman) funziona nel ruolo di ex amante, le schermaglie tra i due si intensificano e si complicano per la presenza del padre di lei: il pirata Barbanera. L'oscuro Barbanera è un'altra nuova entrata, un bel palcoscenico per Ian McShane che fa parte di quella schiera di interpreti che diventano più interessanti con il trascorrere del tempo (della categoria fa parte, per intenderci, anche Danny Trejo), un personaggio molto dark come i lugubri addobbi della sua nave, per non parlare della ciurma formata da zombi (tra i quali uno di colore che potrebbe essere un omaggio a "Ho Camminato con uno Zombie"), l'uomo infatti conosce la negromanzia e le pratiche voodoo, senza contare i poteri di telecinesi con cui riesce ad animare la nave per alcune delle migliori sequenze, di stampo horror, della pellicola come la cattura dei ribelli con funi improvvisamente mosse da forze invisibili.