Planet 51 – Il vero alieno è l’uomo

Aggiornato il Novembre 19, 2009 da Il Guru dei Film

Film: Planet 51

Ideato, scritto e prodotto dalla DreamWorks ma realizzato in Spagna, il nuovo cartoon racconta di un astronauta che arriva su un pianeta abitato da un popolo che vive come nell’America degli anni ’50 ed è terrorizzato dall’invasione degli alieni.

  

Planet 51 è il primo caso di cartoon ideato, scritto, prodotto e perfino doppiato in America ma realizzato in Spagna. Come si può facilmente capire dai tratti dei personaggi, che ricordano inequivocabilmente Shrek, la factory che sovrintende al progetto è la Dreamworks e, al di là dell’abilità tecnica degli Ilion Animated Studios e del regista Jorge Blanco, si tratta di un film ‘americano’.

Ambientato in un pianeta lontano, racconta di un popolo governato da militari che vive in una sorta di America degli anni ’50 con la paranoia dell’invasione dello straniero. E quando sul pianeta atterra un astronauta umano, viene accolto con l’ostilità dovuta nei confronti di un invasore, Alla fine solo uno accetterà di entrare in contatto con l’umano, scoprendo che più che di un conquistatore si tratta di un capitan Fracassa che oltretutto non sa nemmeno come tornare a casa.

 

Film: Planet 51
Il titolo allude chiaramente a quell’ Area 51, la base militare americana nel deserto del Nevada, dove vengono condotti esperimenti in massima segretezza, che rappresenta il luogo simbolo delle indagini sull’esistenza degli extraterrestri.
Il messaggio di fondo è piuttosto chiaro: la paura dell’altro e la possibilità di scoprire che in realtà l’altro non è poi così diverso da noi.
Il tutto con il rovesciamento di prospettiva, per cui l’alieno è l’uomo, e un continuo gioco di citazioni che comprende Ritorno al futuro (l’astronauta che si ritrova negli anni ’50), Wall E e gag non tutte irresistibili.
Planet 51 rispetta le regole del cartoon contemporaneo che è indirizzato ai più piccoli ma è pensato per piacere ai più grandi.
Nella versione italiana i personaggi sono doppiati dalle voci più note di Radio Deejay.

Paolo Biamonte