Aggiornato il Ottobre 10, 2009 da Il Guru dei Film
Folle horror italiano con venature post-atomiche diretto da Bruno Mattei.
In un futuro sconvolto da un olocausto nucleare la terra è ridotta in macerie, una banda di motociclisti si sposta in continuazione in cerca di cibo e riparo che trovano casualmente in un vecchio edificio abbandonato. La nuova sistemazione per gli uomini guidati da Kurt si rivela però una trappola mortale: una nidiata malefica di topi carnivori è pronta ad assalire senza pietà ogni intruso.
Uno dei deliri concepiti da Bruno Mattei, la sua opera più celebre è l’imperdibile zombie-horror "Virus" (1980), è questo "Rats Notte di terrore" che il poco ricordato b-director firma con lo pseudonimo anglofono Vincent Dawn. La pellicola è, secondo le parole dello stesso regista, una rivisitazione de "La notte dei morti viventi" (1968) di Romero con i topi al posto degli zombi(!), anche se il riferimento principale resta il filone autoctono del "Bronx/post-atomico italiano" che all’epoca imperversa con titoli di buona fattura come "Fuga dal Bronx" (1983) e "2019 dopo la caduta di New York" (1983).
"Rats notte di terrore" è uno di quei film che attraggono gli appassionati per l’insistita propensione verso le assurdità e l’ingenua incuranza dei dettagli, ai tempi si producevano film in maniera artigianale per assecondare il mercato avido di pellicole di genere e Mattei si dimostra uno degli autori più temerari nel produrre film dal nulla, un vero specialista del low-budget.