Aggiornato il Ottobre 16, 2007 da Il Guru dei Film
Tit. originale: Resident Evil Extinction
Paese: Francia/Australia/U.S.A.
La saga ispirata al celebre videogioco horror "[[Resident Evil]]" approda al terzo episodio, il più apocalittico e adrenalinico della serie.
Il micidiale T-virus si propaga sul globo terrestre trasformando la maggior parte della popolazione in zombi; anche l’ecosistema, sconvolto dal contagio, subisce il ritiro delle acque e una progressiva desertificazione dei territori.
Intanto il Dr. Isaacs, membro dell’Umbrella Corporation, prosegue nei suoi folli esperimenti di clonazione per trovare una soluzione in grado di contenere il virus. Ma è Alice, una giovane dai poteri straordinari sfuggita al controllo dell’Umbrella, l’unica in grado di dare delle risposte al diabolico scienziato, che non esita a lanciare un’orda di zombi all’inseguimento della ragazza.
Il regista [[Paul W.S. Anderson]] con "[[Resident Evil]]"(2002) rinvigorisce dopo anni di oblio il genere "zombi" ed apre la strada a diversi epigoni (basti pensare ai recenti e affini "[[Planet Terror]]", "[[28 Settimane Dopo]]") e spiana il ritorno al nume tutelare [[Romero]] ( "[[La terra dei morti viventi]]", 2005).
Anderson, la mente grigia della saga, lascia la direzione del secondo capitolo ("[[Resident Evil Apocalypse]]", 2004) a [[A. Witt]] e si posiziona dietro le quinte in veste di produttore/sceneggiatore. Anche in "[[Resident Evil Extinction]]" ricopre gli stessi ruoli ma questa volta la scelta del regista cade sull’australiano [[Russel Mulchay]] ("[[Highlander]]").
Questo nuovo capitolo è ancora più catastrofico dei precedenti: la Terra è in ginocchio, ogni forma di vita viene compromessa dal contagio e le città sono inghiottite dai deserti. Le scenografie della pellicola ricordano i film post-atomici dell’epopea "[[Mad Max]]", ambientati in desolate e polverose lande devastate, e hanno il piatto forte nella Las Vegas sommersa dalle sabbie, un enorme affascinante set ricostruito con un abile mix di CGI e teatri di posa.
L’azione, che appare come il vero filo conduttore della serie, è praticamente continua ed è impossibile concedersi un attimo di tregua; Mulchay ha un ottimo gusto visivo, non eccede in virtuosismi particolari, e, coadiuvato da un buon montaggio, effettua delle grandi sequenze di combattimento: eccellente per tensione e violenza lo scontro che si consuma a Las Vegas.
Un altro elemento che arricchisce l’aspetto coreografico della pellicola è il sangue che, a differenza del passato, scorre copioso: gole tranciate, teste cavate da fori di proiettili, coltellate profonde, obbiettivi di telecamera schizzati di emoglobina, ecc. I fans del cinema splatter possono quindi gioire.
Gli zombi sono ovunque, a centinaia, alcuni potenziati da una variante incontrollata del virus che li rende ulteriormente feroci, un pericolo costante reso ancora più efficace dal make up putrescente adottato dalla produzione.
Sempre meno collegato agli eventi originali del videogame, "Resident Evil Extinction", resta un’esperienza che rimanda alle schermate tipiche dei survival horror, con ambientazioni differenti da esplorare e nemici da affrontare sempre più potenti.
Il regista gestisce con destrezza anche il gioco di citazioni che si sussegue in fase di sceneggiatura e non è difficile riconoscere piacevolmente in diversi momenti "[[Il giorno degli zombi]]" di Romero , oppure "[[Gli uccelli]]" di [[Hitchcock]] nella furibonda sequenza dell’attacco dei corvi-zombi.
Il comparto degli effetti speciali supporta discretamente la pellicola, nonostante qualche sbavatura nell’utilizzo della CGI, che in rari casi appare posticcia. [[Milla Jovovich]] interpreta con incredibile energia Alice, bellissima e incontenibile, inoltre il suo nuovo look western-punk è praticamente perfetto.
La sorpresa è rappresentata da [[Ali Larter]] ("[[Final Destination 2]]"), nel ruolo di Claire Redfield, che mette in mostra un carisma non indifferente e che forse meritava più considerazione; ottimo anche il super-cattivo Dr. Isaacs interpretato da [[Iain Glen]] ("[[Darkness]]"). Finale aperto più che mai a un ulteriore capitolo, che siamo pronti a scommettere non tarderà ad arrivare.
Rating: 8/10