Aggiornato il Settembre 4, 2013 da Il Guru dei Film
Vin Diesel torna nei panni del criminale spaziale che questa volta si ritrova da solo a lottare per la sopravvivenza su un pianeta ostile mentre Furya, il suo luogo d’origine, rischia di essere distrutto.
Vin Diesel è un personaggio che ha già dimostrato di avere un’intelligenza e una capacità di capire il suo pubblico che vanno ben al di là della sua immagine associata a un cinema muscolare.
In fondo se Fast & Furious è tornato a essere un successo mondiale è perché lui ci ha rimesso le mani.
Riddick, terzo capitolo di una trilogia iniziata nel 2000 con il molto apprezzato Pitch Black, mostra ancora di più il suo lato autorale, anche se poi il film, come i due precedenti, è stato diretto da David Twohy.
In fondo il personaggio di Riddick non è che una riedizione, in chiave fantascientifica, del mito dell’eroe solitario, senza tetto ne’ legge, che, per sopravvivere, lotta contro tutti e tutti, comprese la natura e la capacità di sopportare il dolore.
In questo film Riddick, creduto morto, si trova solo su un pianeta che sarebbe ottimistico definire inospitale. Riddick è un umano nato sul pianeta Furya ed è dotato del potere di vedere al buio. Deve vedersela con tempeste, predatori alieni e cacciatori di taglie di varie galassie che lui usa come le pedine per la sua vendetta che si scatenerà attraverso una feroce rappresaglia che è il preludio al suo ritorno su Furya, giusto in tempo per salvarlo dalla distruzione.
In sostanza un’abile combinazione di thriller e fantascienza che lascia chiaramente intendere che questo non è il capitolo finale della saga.
Paolo Biamonte
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