Rogue il solitario – La guerra d’oriente

Aggiornato il Giugno 25, 2008 da Il Guru dei Film

Film: Rogue il solitario
Jason Statham e Jet Li formano la coppia di star dell’action movie che anima il confronto tra un poliziotto dell’Fbi, un duro, e uno spietato killer al soldo delle mafie orientali sullo sfondo della guerra tra la Yakuza giapponese e le triadi cinesi.


Sulla carta Rogue il solitario (il titolo originale del film è War) ha tutto per essere un crack. La coppia Jason Statham, il Bruce Willis inglese, Jet Li, star dell’action movie a base di arti marziali, una trama che si muove tra Dashiell Hammett, il Kurosawa di L’ultimo samurai e L’anno del dragone di Cimino e che ruota attorno al confronto tra Occidente e Oriente scegliendo come teatro una San Francisco dilaniata dallo scontro tra mafie. Jason Statham è John Crawford, un agente dell’Fbi e, soprattutto un vero duro che si trova ad avere a che fare con la guerra scoppiata tra la yakuza giapponese, guidata dal patriarca Shiro (Ryo Ishibashi), e le triadi cinesi, che fanno a capo al raffinato parlatore Chang (John Lone).

Rogue

In realtà a Crawford che le due gang si distruggano tra loro non importa nulla: quello che a lui interessa è scoprire chi ha assassinato il suo partner di indagini insieme alla moglie e al figlio tre anni prima. Il sospettato speciale è Rogue un killer solitario e taciturno che per uccidere le sue vittime usa ogni tipo di armi, dalle spade ai doberman caricati con una bomba alle arti marziali (ma se qualcuno sopravvive al primo trattamento lui, molto pragmaticamente gli spara). Quando non è al lavoro, spende il suo tempo in una diplomazia al contrario, spargendo veleni tra le due mafie d’oriente. E lasciandosi dietro un’ininterrotta serie di cadaveri. E’ inevitabile che Crawford e Rogue mettano gli occhi l’uno sull’altro con quel che di immaginabile ne consegue. Se non fosse che il finale riserva una brutta sorpresa per tutti e due. A parte alcuni passaggi della trama che, a forza di rendere tutto imprevedibile finiscono per fare confusione, la cosa più sorprendente di questo film è che manca un po’ d’adrenalina. Jason Statham è stato paragonato a Bruce Willis ma qui dimostra di non aver studiato bene il modello perché nel suo personaggio di duro manca completamente l’ironia. Quanto a Jet Li, alle prese con un copione che per lui prevede pochissimo dialogo, fa un po’ la parte di quei grandi calciatori che, o per raggiunti limiti d’età o per una giornata di luna storta, fanno accademia meritandosi comunque la sufficenza. Infine una riflessione su John Lone, un attore di sicuro talento. Chi, 20 anni fa, lo ha ammirato nell’Ultimo imperatore, ha sicuramente immaginato un futuro migliore di una carriera da ruoli secondari.
Paolo Biamonte