Aggiornato il Settembre 10, 2009 da Il Guru dei Film
Nicolas Cage è il protagonista del nuovo drammatico film di fantascienza diretto da Alex Proyas, tra catastrofi e predizioni nefaste la salvezza sembra essere nascosta in una serie di misteriosi numeri scritti nel passato.
John Koestler (Nicolas Cage), professore del Massachusetts Institute of Technology, è uno studioso di astrofisica che partecipa alla festa della scuola elementare del figlio Caleb, alla fine della cerimonia ogni bambino riceve in dono un messaggio scritto cinquant’anni prima dagli studenti dell’epoca che si rivolgevano al futuro. John rimane incuriosito dallo strano messaggio composto di soli numeri capitato al figlio Caleb, ben presto capisce che si tratta di precise indicazioni di date e luoghi dei peggiori disastri che si sono verificati negli ultimi decenni, la scoperta inquieta ulteriormente John quando comprende che altre tre disgrazie predette avranno luogo nel giro di pochi giorni.
L’ultimo film di Alex Proyas è ancora immerso nei territori della fantascienza, cinque anni dopo l’iper-tecnologico "Io Robot" (2004), un ritorno che affonda nella disperazione oscura congeniale per l’autore de "Il corvo"( 1994) e "Dark City" (1998). "Segnali dal futuro" si apre nel 1959 come un horror di Stephen King con il volto di una bambina che tradisce un’innocenza violata da segreti orribili, è la piccola Lucinda, la Cassandra posseduta da strane voci che prima di rinchiudersi nella follia verga su un foglio una sequenza di cifre misteriose.
Nicolas Cage entra in scena poco dopo, siamo nel 2009, l’attore è poco credibile nelle vesti di un professore della più importante università di ricerche (MIT) del mondo, e come se non bastasse il suo personaggio ha il solito trauma alle spalle (una giovane moglie morta tragicamente) che affoga nell’alcool, superati questi ostacoli si viene presto catturati dall’enigma numerico che si trova ad affrontare, è una corsa contro il tempo per scongiurare delle catastrofi che, con un cinismo impensabile solo pochi anni prima, rievocano quelle reali dell’11 settembre 2001, lo tsunami in Indonesia e l’uragano Katrina, solo per citare le più recenti.