Aggiornato il Agosto 29, 2008 da Il Guru dei Film
Sex List si presenta bene con un cast più che interessante formato da Ewan McGregor, nella parte del buono messo in mezzo, e Hugh Jackman, in quello del cattivo gran freqeuntatore di bordelli di lusso. In mezzo c’è Michelle Williams, dark lady ovviamente in pericolo. Sex List è un sexy thriller molto patinato ed elegante talmente ispirato ai classici del genere degli Anni ’90 che, come ha scritto il Los Angeles Times, ci si aspetta in ogni sequenza di vedere apparire Michael Douglas e Demi Moore.
La storia ha per protagonista Jonathan-McGregor, un contabile timido che si è fatto da solo che nella vita privata è una frana ma nell’alta finanza di New York si muove come un pesce nella sua acqua. Ad animargli le serate ci pensa il suo amico Wyatt-Jackman, un avvocato super chic che lo introduce alle meraviglie di un club ultra esclusivo dove con la sola frase ‘sei libero stasera?‘ puoi ottenere una notte con ragazze mozzafiato disposte a tutto. Unica regola: non violare mai l’anonimato. Grazie a uno scambio di cellulari, Jonathan entra in possesso della lista telefonica del suo amico che nel frattempo è fuori città. Il timido contabile comincia a godersela un mondo fino a che non incontra S-Michelle Williams, una bionda irresistibile e, naturalmente, si cappotta. Dopo un po’ la ragazza sparisce e insieme a lei una bella somma di denaro. Indovinate chi viene sospettato dela faccenda? A complicare le cose del contabile, che evidentemente è uno che va poco al cinema, c’è il fatto che di quella ragazza conosce solo l’iniziale del nome… Gli elementi decisivi dell’intreccio sono tutti qui, anche se poi la trama si avventura in un serie di rivolgimenti non certo ispirati al massimo rigore narrativo. Il punto di forza di Sex List è nella recitazione dei protagonisti e nell’eleganza della fotografia dell’italiano Dante Spinotti, uno che ha lavorato con Michael Mann e conosce molto bene il suo lavoro. Quanto al regista esordiente Marcel Langenegger, viene dalla pubblicità e si vede. Il segno più evidente della sua mano è proprio nella confezione, molto patinata e attenta all’eleganza dell’insieme.
Paolo Biamonte