Aggiornato il Settembre 14, 2007 da Il Guru dei Film
Paese: U.S.A.
Interessante action balistico hollywoodiano, diretto dal regista di "[[Training day]]", che punta il dito sull’utilizzo indiscriminato del potere (militare), ma che non rinuncia a soluzioni spettacolari.
Bob Lee Swagger ([[Mark Wahlberg]]) è un ex tiratore scelto dell’esercito americano, ritiratosi dopo un’ultima missione in cui è caduto l’amico fidato, che accetta di collaborare con l’FBI per sventare un attentato al Presidente. In realtà è in atto un sordido complotto e Swagger viene accusato di essere un terrorista, e quindi braccato come un nemico pubblico. Inizia una furibonda caccia all’uomo ma Swagger é deciso a dimostrare la sua innocenza, anche al costo di scatenare un massacro.
Hollywood tenta, gradualmente, di elaborare la tragedia dell’11 settembre 2001 e affrontare le paure che attanagliano milioni di cittadini americani (e non solo). Nel suo piccolo anche un film di puro intrattenimento come "[[Shooter]]" dice la sua, ed è curioso notare come certe critiche, più o meno esplicite, all’attuale amministrazione Bush si confondono, paradossalmente, con una "poetica" molto tipica di certo cinema americano, ossia quella reazionaria dell’uomo solo contro l’ingiustizia, che giustifica l’uso della violenza e delle armi.
"Shooter" da questo punto di vista è molto abile nella difficile tecnica del "colpo al cerchio e alla botte". Il regista [[Antoine Fuqua]], uno dei pochi registi di colore con un certo credito in U.S.A., trae da un racconto, ("[[Point of impact]]") di Stephen Hunter, il suo film – al momento – più riuscito ("Training day", tutto sommato, è un film molto sopravvalutato). Al contrario di certi suoi colleghi, Fuqua, non eccede in montaggi epilettici e si mostra restio all’utilizzo di mirabolanti effetti speciali, tanto che la CGI è praticamente assente.
Le sequenze d’azione, pur restando negli standard da medio blockbuster, sono gradevoli, ben ritmate, con gran dispiegamento di stuntmen, inseguimenti con macchine e elicotteri, e, non potevano certo mancare, esplosioni clamorose. La peculiarità di "Shooter", che può rientrare nella stessa categoria di film ben noti come "[[I tre giorni del Condor]]" e "[[Nemico pubblico]]", resta però l’attenzione rivolta alla figura del cecchino, e in particolare alla sua tecnica letale di esecuzione. Per rendere credibili le sparatorie del film è stato ingaggiato un autentico tiratore scelto, che ha istruito a dovere il protagonista [[Mark Wahlberg]], un attore ("[[Three kings]]", "[[The italian job]]", "[[The Departed]]", ecc.) ormai familiare al grande pubblico che però fatica ancora a ricordarne il nome, piuttosto convincente nel ruolo di Swagger.
Il resto del cast è composto da un redivivo e insolito [[Danny]] "[[Arma letale]]" [[Glover]], [[Elias Koteas]] ("[[Crash]]", "[[La sottile linea rossa]]", "[[Il tocco del male]]", ecc.) in una lasciva comparsata di lusso e dalle bellissime [[Kate Mara]] e [[Rhona Mitra]]. Simpatico anche [[Michael Pena]], singolare e buffo agente FBI.
Da segnalare la felice scelta delle ambientazioni che spaziano dai centri urbani (Washington, Baltimora, ecc.), a foreste incontaminate, sino ad autentici e mozzafiato ghiacciai. Una volta tanto la sgradevole pratica dello "screen-test" (l’anteprima del film testata da un pubblico campione) ha consentito alla produzione di cambiare il finale, insolitamente duro e poco consolatorio, che nell’intenzioni iniziali era più ordinario e insoddisfacente.
Rating: 7/10