Aggiornato il Marzo 21, 2013 da Il Guru dei Film
Il film che celebra il 50° anniversario delle avventure di James Bond. L’agente speciale Bond, nel corso di un’operazione in Turchia per il recupero di un file segreto, viene dato per morto a seguito di fuoco amico. I dati caduti in mani sconosciute riguardano le identità segrete di numerosi agenti infiltrati, poco dopo la sezione MI6 subisce l’attacco di una minaccia misteriosa nel cuore del quartiere generale di Londra, fatto esplodere con diverse vittime.
Il capo operativo M è sotto accusa del governo inglese che comincia a fare pressione per giungere alla cattura dei colpevoli. In aiuto di M ricompare Bond, ancora vivo e malconcio fisicamente, ma ancora in grado di riprendere i panni di 007.
Gli intenti della (mega)produzione targata Sony si intuiscono nei tradizionali bei titoli di testa, accompagnati questa volta dalla suadente voce di Adele, si tratta di uccidere Bond per farlo risorgere ancora una volta: un viaggio dell’eroe verso un oltretomba acquatico con pistole e coltelli che si conficcano nei fondali, a formare croci di cimiteri popolati da belle donne-sirene. “Skyfall” è l’ennesimo re-start nonostante il brillante recente corso instaurato da “Casino Royale” (2006) che rimane, al momento, il migliore Bond degli ultimi 30 anni, grazie anche all’interpretazione da mastino elegante di Daniel Craig. L’attore inglese ritorna in questo “Skyfall”, appare meno gonfio nella muscolatura e più emaciato, per le esigenze di copione che vogliono tenere i piedi in due staffe: replicare l’azione brutale e realistica dei due precedenti episodi, aprire la saga verso nuovi scenari e personaggi. Bond sembra vulnerabile all’apparenza, non per questo migliore, sempre più legato con il personaggio di M, in quello che appare come l’aspetto più interessante e centrale della pellicola.
Un rapporto quello tra Bond e M che si allarga in un triangolo pericoloso con l’arrivo dell’inquietante Silva di Javier Bardem, il villain del film che ha dei conti in sospeso con la donna a capo del MI6. L’attore spagnolo, ormai specializzato in ruoli di psicopatico (“Non è un paese per vecchi”), entra in scena solo dopo circa un’ora dall’inizio con un monologo folle (la divertente storia dei due ratti) e un’inquadratura fissa che lo riprende da lontano mentre avanza lentamente. Compare qualche rimando di troppo a “Il Cavaliere Oscuro” di Nolan, l’ombra del Joker aleggia sul personaggio di Bardem mentre Londra assomiglia a Gotham City, per fortuna il film di Sam Mendes è meno noioso e, soprattutto, con belle sequenze d’azione, anche se da questo punto di vista il film pare trattenuto per dare più spazio a una vicenda abbastanza scontata ma ben gestita in sede di regia. Il prologo scatenato lascia(va) presagire un film differente, dato l’inseguimento furioso ed elaborato a Instanbul con i grandi stunts (reali) di motociclette lanciate sui tetti della città vecchia e la clamorosa sequenza dell’escavatore sui vagoni di un treno in corsa.
Imponente lo sforzo (sfarzo) scenografico di “Skyfall”, con un lungo elenco di locations sparse per il mondo, le riprese maggiori si sono svolte a Londra e Istanbul, invece per chi si prepara per andare a Macao, a visitare l’invitante “Golden Dragon Casinò” che si vede nella pellicola, può rimettere a posto le valigie, è un set completamente ricostruito negli studi Pinewood in Inghilterra. Di contro l’isola abbandonata con gli enormi edifici diroccati, in cui Bond viene portato insieme all’affascinante Severine (Bérénice Marlohe), un’emissaria di Silva, esiste per davvero e si trova in Giappone. L’altra Bond-girl della pellicola è Naomi Harris, una collega di 007, come per il personaggio di Severine è sfruttata poco ma per gli amanti della saga riserba una sorpresa. “Skyfall” è l’occasione per (auto)celebrare la saga iniziata 50 anni prima con “Licenza di uccidere” (1962), vengono quindi rispolverati alcuni riferimenti nostalgici, racchiusi nella comparsa della vecchia Aston Martin DB5 anni 60, equipaggiata con mitragliatrici. In alcuni dialoghi vengono nominati dei capitoli del passato come “Solo per i tuoi occhi” o “Bersaglio Mobile”, ecc.
“Skyfall” indaga nel passato di 007 e per farlo si prende l’ultima parte, quella ambientata in Scozia, peccato che l’inedita prassi risulti irrisolta e forzata, alla fine del film si rimane con un bel pugno di mosche. La sceneggiatura non è il pezzo forte, inoltre arrivano i soliti cliché (i cattivi che possono uccidere i protagonisti ma se ne guardano bene dal farlo), lo spettacolo rimane comunque godibile, pieno di sparatorie ed esplosioni e nel pirotecnico finale c’è un breve spazio che può fare sgorgare una lacrimuccia di dispiacere. Judi Dench (M) brilla per bravura, molto bene anche i nuovi Q (Ben Whishaw), ora è un giovane nerd simpatico ed efficiente, e il severo Gareth Mallory di Ralph Fiennes. La gradazione dark della fotografia di Roger Deakins è fantastica e risalta le numerose ambientazioni buie che hanno forse il culmine nello scontro in cima a un grattacielo di Shangai. Incredibile successo commerciale con oltre un miliardo di dollari d’incasso.
Titolo Originale: “Skyfall”
Paese: Inghilterra/U.S.A.
Rating: 7/10