Aggiornato il Novembre 12, 2008 da Il Guru dei Film
Splatter e commedia si mischiano in "Slither" per rendere un affettuoso omaggio al cinema fanta-horror del passato.
Un meteorite caduto nei pressi di una cittadina americana sprigiona un parassita extraterrestre che si introduce nel cervello del primo malcapitato: Grant ([[Michael Rooker]]), che si trasforma progressivamente in un mostro capace di trasmettere il contagio al resto della popolazione. La giovane moglie dell’uomo, Starla, insieme al poliziotto Bill tentano di stanare Grant per interrompere la piaga che sta trasformando le persone in zombi ripugnanti.
[[James Gunn]] si forma nel corso degli anni ’90 all’interno della famosa casa di produzione horror Troma, in cui ricopre diversi ruoli di attore, produttore, scrittore e regista. Il suo nome è noto anche perchè è lo sceneggiatore del remake [[L’alba dei morti viventi]] (2004) diretto da [[Zack Snyder]]. A conti fatti il poliedrico Gunn è innanzitutto un vero fan e profondo conoscitore del genere horror e "Slither" rappresenta bene questa sua attitudine.
Per fortuna il film è lontano dai prodotti tipici della Troma, simpatici ma per lo più inconcludenti e "leggeri", la prima vera regia di Gunn (non accreditata quella di "Tromeo & Juliet" insieme a [[Lloyd Kaufman]]) è difatti un horror solido che riesce a dosare l’ironia a sequenze splatter piuttosto dure e spettacolari.
I riferimenti a certi classici del passato sono però il piatto forte di "Slither", un’opera che riesce a tamponare la nostalgia di certo cinema horror anni 80, ricco di mostri mutanti ed invasioni spaziali: si può riconoscere il cinema "alto" del capolavoro "La cosa" (1982) di [[John Carpenter]], ma anche deliziosi b-movie come "Dimensione Terrore"(1986).
Il film di [[James Gunn]] ha inoltre il merito di anticipare il ben più famoso [[Planet Terror]] di [[Robert Rodriguez]], per certe scelte tematiche ed atmosferiche (la popolazione che si trasforma in una sorta di zombi), un’operazione che si può definire più che riuscita anche perchè compare un sotto testo politico, un altra caratteristica dell’horror anni 80, neanche troppo velato ma per nulla invadente: il capo dei mostri è Grant, il cittadino più ricco e in vista della cittadina, un vero simbolo del potere che richiama verso di sé il resto degli abitanti, succubi della sua energia.
[[Michael Rooker]] ([[Henry pioggia di sangue]], [[Il collezionista di ossa]]), nel ruolo di Grant, si presta volentieri ad adottare un massiccio make up che stravolge la sua fisionomia verso le fattezze di un mostro orripilante e disgustoso, munito di tentacoli e masse organiche che inglobano altre vittime (la sequenza del finale che omaggia il cult [[Society]] di [[Brian Yuzna]]). Altre sequenze da ricordare sono: il contagio trasmesso con una protuberanza carnosa che mima i rapporti sessuali, l’inseguimento notturno di Grant ormai divenuto mostro, una donna trasformata in una palla di carne gigante che esplode rilasciando vermi-lumaca, esseri malefici protagonisti anche di un attacco verso una vasca con dentro una ragazzina nuda.
Il film mantiene comunque sempre un taglio spiritoso, grazie anche a certi gustosi personaggi di contorno come il sindaco Jack MacReady (nome che cita il protagonista de La Cosa), interpretato da Greg Henry ([[Omicidio a luci rosse]]), che fa ridere ogni volta che apre bocca. C’e spazio anche per un pizzico di romanticismo per l’amore mancato tra il poliziotto Bill (Nathan Fillion, "Serenity", "Firefly-series") e Starla Grant, impersonata dalla bella [[Elizabeth Banks]] ([[Piacere Dave]]). Una piccola gemma.
Tit. originale: "Slither"
Paese: Canada/USA
Rating: 7/10