Aggiornato il Maggio 14, 2014 da Il Guru dei Film
Il nuovo film di Jim Jarmusch è un elegante apologo dell’amore per il bello, dell’intelligenza che ha per protagonisti due stilosissimi vampiri interpretati da Tilda Swinton e Tom Hiddleston.
I vampiri sono colti, eleganti e vivono perché amano. Jim Jarmusch fa del suo nuovo film Solo gli Amanti Sopravvivono un apologo dell’amore per il bello per una concezione della vita perfettamente rappresentata da una colonna sonora che mescola Charlie Feathers e Bill Laswell, Wanda Jackson, gli Hot Blood, i Black Rebel Motorcycle Club e molto altro, seguendo i gusti di uno dei registi che, fin dai suoi esordi, ha tradotto in immagini le emozioni musicali.
Il mondo di Jarmusch e della stilosissima coppia di vampiri che si chiamano Adamo ed Eva e sono interpretati da Tilda Swinton e John Hiddleston (che ha il look di una rockstar), è un mondo dove la bellezza vuol dire Shakespeare e Schubert e il vinile e che si scontra con quello attuale abitato da umani che “sono zombie terrorizzati dalla loro stessa immaginazione”.
Adamo ed Eva vivono oggi in due città simbolo della decadenza, Detroit e Tangeri.
Naturalmente i due vampiri sono eterni e in qualche modo anche stanchi della loro eternità. Stanca della loro lontananza è Eva che decide di raggiungere il suo amore per poi abbandonarsi alla più bruciante malinconia.
C’è insomma una dichiarata insofferenza per l’universo contemporaneo che ha anche sorprendenti controindicazioni per due vampiri che si nutrono di sangue ma non uccidono le loro vittime come da tradizione: preferiscono corrompere i medici degli ospedali ma il sangue di oggi è sempre più avvelenato da droghe e malattie.
Los Angeles e Hollywood sono “Zombie Central” come dice Ava (Mia Wasikowska), sorella minore di Eva, anche lei vampira, ma molto meno attenta alla cura dei limti nonché generatrice di casini.
Solo gli Amanti Sopravvivono è dunque un raffinato esempio di cinema fantastico che esalta il valore del gusto e dell’intellligenza, della cultura e dello stile.
Un esempio felice di resistenza umana allo strapotere dei reality e dell’accumulo di effetti speciali.
Paolo Biamonte
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