Aggiornato il Dicembre 13, 2012 da Il Guru dei Film
Un mondo post apocalittico infestato da vampiri.
Gli Stati Uniti sono investiti da un terribile male che trasforma gli uomini in vampiri, le città e le strade sono segnate dalla morte e l’abbandono, i sopravvissuti vagano in cerca di rifugio. Il giovane Martin perde la famiglia e si unisce a un misterioso cacciatore di vampiri, insieme si dirigono verso nord, dove si dice si trovi l’Eden, un posto migliore e incontaminato in cui vivere.
Stake Land è una produzione a basso costo capace di farsi valere nella recente ondata di pellicole post-apocalittiche che hanno investito il cinema fanta(horror). Ci sono di mezzo i vampiri, come in Io Sono Leggenda, solo che per aspetto assomigliano di più a degli zombi, deformati e putrescenti, non possono soffrire la luce del sole che li polverizza mentre l’unico modo per eliminarli, quando calano le tenebre, è un bel paletto in mezzo al petto. Se per un attimo dimentichiamo Resident Evil Extinction (2007), il primo film di peso che ha riportato a galla il genere, e la serie di successo Walking Dead, il film diretto da Jim Mickle è la risposta horror ai coevi The Road e Codice Genesii, dai quali riprende l’impostazione on the road, lungo un’America rurale e desolata.
Jim Mickle scrive la sceneggiatura con Nick Damici, quest’ultimo interpreta anche il cacciatore di vampiri detto Mister, i due hanno ammesso che la storia é stata modificata in corso d’opera, a seconda delle location individuate, a sottolineare la natura flessibile delle produzioni indipendenti. Stake Land però non appare povero e sciatto ma funzionale allo scenario selvaggio di decadenza, uno sprofondamento a ritroso, quasi come ai tempi del vecchio west e del baratto: davvero singolare e azzeccata la trovata di usare i denti dei vampiri come merce di scambio. Il film é comunque un horror e si picchia forte sin dall’inizio con la parentesi che rievoca l’incontro di Martin con il misterioso Mister e la trasformazione dei genitori del ragazzo in vampiri, affrontati con cruenti e sbrigativi metodi di uccisione.
Stake Land prosegue con una serie di incontri lungo la strada, i due protagonisti si spostano con una Mercury Marquis del ’69, alcuni anche piacevoli come la conoscenza di una giovane cantante incinta, altri drammatici e molto intensi: il salvataggio di una suora interpretata da Kelly McGillis(!), irriconoscibile per chi se la ricorda bomba sexy in Top Gun (1986). Al gruppo si unisce anche un ex soldato. I pericoli sono dietro l’angolo e non riguardano solo i vampiri-zombi, ben assecondati da un make up molto pronunciato e sanguinoso, ma anche da altri sopravvissuti organizzati in milizie religiose deviate, a questo proposito si snodano sviluppi interessanti e con gravi conseguenzei per i protagonisti.
Diverse le sequenze divertenti e cariche di tensione, quella più sorprendente e cattiva è forse quella durante il ballo dei fuggiaschi giunti in Canada, definito con sarcasmo come il nuovo Eden, le migliori riguardano sempre e comunque la presenza di zombi-vampiri pronti a compiere assalti, come la scena nello sfascia-carrozze, e gli inevitabilii scontri per eliminarli o eluderli in rovinose fughe. Ben affiatata la coppia formata da Connor Paolo (Martin) e Nick Damici (Mister), rispettivamente allievo e mastro nell’arte di cacciare i vampiri. Non un film fondamentale ma la visione é consigliata senza esitazioni.
Titolo Originale: Stake Land
Paese: USA
Rating: 7/10