Sunshine (2007) di D. Boyle

Aggiornato il Novembre 1, 2007 da Il Guru dei Film

sunshine.jpgTit. originale: Sunshine
Paese: U.K.

Incursione nella fantascienza del regista di "[[The Beach]]" e "[[28 giorni dopo]]", una verifica importante per [[Danny Boyle]], che firma uno dei film migliori del cinema fantastico dell’anno.

Anno 2057. L’equipaggio dell’astronave Icarus II ha in mano il destino dell’umanità: deve sganciare una bomba nucleare all’interno del Sole che, lentamente, sta morendo, a causa di una formazione di materia stabile che impedisce la fusione. Anni prima la Icarus I era partita con lo stesso intento di riattivare la stella, ma la missione era fallita tragicamente.

Ultimamente il cinema di Danny Boyle è molto vicino ai modelli che lo hanno ispirato: questa somiglianza è evidente nel riuscito horror "[[28 giorni dopo]]"(2002), in cui [[Romero]] e la sua “trilogia dei morti“ viventi sono il riferimento principale (senza dimenticare gemme del passato come "[[Il giorno dei trifidi]]", del 1962), e si nota anche in "[[Sunshine]]", un film di fantascienza dallo stampo "classico", con un’astronave e il suo equipaggio al centro di una pericolosa missione: "[[Punto di non ritorno]]" del 1997, deve avere lasciato pesanti sedimenti nella mente del fidato collaboratore-scrittore di Boyle, [[Alex Garland]] (sue anche le sceneggiature di "[[28 giorni dopo]]" e "[[The Beach]]"), dato che la trama, certi accorgimenti scenografici e, addirittura, alcune sequenze, sono davvero troppo simili al fanta-horror di Paul Anderson per poter credere a delle casualità.

Ma la lista delle parentele si può estendere anche a opere come "[[2001]]", "[[Solaris]]", "[[Silent Running]]" e "[[Mission to Mars]]". Per fortuna di Boyle e degli spettatori, la messa in scena è ispirata e l’ottima costruzione dei characters dei personaggi colma il tributo pagato alla scarsa originalità.

Tra i protagonisti si distingue, a sorpresa, [[Chris Evans]] (Mace), conosciuto più che altro per essere il belloccio che interpreta "[[Fiamma]]" nell’adattamento dei "[[Fantastici quattro]]", bravo e convincente, come del resto risulta [[Cillian Murphy]] (Capa), divenuto l’attore porta-fortuna del regista.

Alcuni volti orientali nel cast: la bella attrice marziale de "[[La tigre e il dragone]]" [[Michelle Yeoh]] (Corazon, la naturalista del gruppo), e [[Hiroyuki Sanada]] (Kaneda, capo-vascello), che molti ricordano in pellicole di culto (tra le più celebri "[[Ring]]", del 1998, "[[Twilight Samurai]]", del 2002) e brevi apparizioni in blockbuster come "[[L’ultimo samurai]]", del 2003.

Disperato e tesissimo come il destino che attende i protagonisti, "[[Sunshine]]", si avvale di notevoli effetti speciali e di una fotografia "accecante", è il caso di dire, che riflette l’insondabilità e il fascino della stella che ci dona la vita.

Il film riesce a trovare momenti di riflessione molto sofferti e, probabilmente, poco consolatori in un finale dove lo spazio e il tempo si piegano verso l’assoluto. Peccato solo che "[[Sunshine]]" sia cosi (troppo) derivativo.

Rating: 7/10