Super 8 (2011)

Aggiornato il Settembre 15, 2011 da Il Guru dei Film

Film: Super 8

Il cinema nostalgico di J.J. Abrams nell'invasione aliena di un piccola cittadina negli anni 70. 1979, Un gruppo di adolescenti si prodiga nelle riprese di un filmino amatoriale, per concepire una delle scene più importanti viene scelta la location di una stazione ferroviaria deserta.

I ragazzini però non sanno che stanno per essere testimoni di un catastrofico incidente tra un treno e una macchina: sfuggiti per miracolo alla carambola disastrosa scorgono tra i rottami dei vagoni l'agitarsi di un essere mostruoso e indistinto. L'avviso minaccioso di un altro sopravvissuto li induce a fuggire e a non rivelare a nessuno quello che hanno visto, sulle loro tracce però ci sono già i militari del comandante Nelec, pronti a tutto pur di tenere nascosto il contenuto segreto fuori uscito dai vagoni.

Nella continua rincorsa revival al glorioso cinema fantastico degli anni 70 e 80, tra remake sempre più improbabili e riesumazioni non richieste, il film di J.J. Abrams si colloca nelle prime posizioni delle opere più riuscite e, soprattutto, sincere. Per i canoni di Hollywood "Super 8" è un film di medie (piccole) dimensioni, il budget di "soli" 50 milioni di dollari, che però rappresenta per Abrams il "film della vita" nel vero senso del termine, non può sfuggire come per l'ideatore di serie di successo ( "Lost") e di altri exploit notevoli ("Cloverfield") sia evidente il tratto (auto)biografico della vicenda, inserita in una sorta di “magica” dimensione spazio-temporale che coincide con la propria adolescenza e quella di altri milioni di spettatori cresciuti con i film di Spielberg e Lucas, a cavallo dei 70 e 80, un'epoca di fantasia sfrenata e pura in cui gli Stati Uniti sembravano il posto migliore e sicuro in cui vivere.

Film: Super 8

Il nome di Steven Spielberg riverbera in ogni immagine di "Super 8" e non poteva essere altrimenti, il regista de "Lo Squalo" e "E.T. L'extraterrestre" è il produttore e indiscussa influenza principale per l'immaginario di Abrams che può dare libero sfogo a una vena cinefila creativa e nostalgica, in grado di trasportare indietro nel tempo, in quell'indefinito universo in cui galleggiano opere come "I Goonies", "I Gremlins" o "Stand by Me", quando essere dei ragazzini sembrava davvero qualcosa di eccitante e prezioso. Tutte sensazioni che anche gli (spettatori) adolescenti del periodo in qualche modo percepivano nell'esplorazione di piccole e ordinate cittadine americane, dove i protagonisti vivevano i loro primi fremiti dentro a deliziose camerette addobbate di sfiziosi modellini e poster, tutte cose che in "Super 8" rivivono con naturalezza, grazie anche a una ricostruzione accurata nei dettagli delle scenografie.

Abrams guarda al cinema di fantascienza e anche anche al (new)horror degli anni 70, in particolare al cinema degli zombie di Romero che viene citato in una divertente scena, il super 8 del titolo riguarda proprio una storia di zombie, inoltre il regista de "La Notte dei Morti Viventi" viene scomodato per un'altra sua opera, il seminale "La Città Verrà Distrutta all'Alba", per l'assedio di repressive forze militari intorno alla piccola cittadina. Abrams compie un abile lavoro di scrittura, non si preoccupa solo di tratteggiare un'adeguata confezione di facciata, i personaggi sono tutti ben costruiti e credibili, insomma si entra subito nelle vite dei protagonisti e anche il lutto del personaggio guida del piccolo Joe (Joel Courtney) diventa reale e, almeno in un'occasione struggente (la scena del filmato in salotto), cosi come le palpitazioni per la bella amichetta Alice (Elle Fanning).

"Super 8" resta un film di fantascienza denso di tensione, un monster-movie che la produzione ha fatto decantare a dovere tenendo nascosto le sembianze della creatura, tecnica già ben congegnata nel precedente "Cloverfiled", e uno degli aspetti più intriganti si riconduce proprio al mistero intorno a una presenza aliena temibile e sfuggente che provoca misteriosi rapimenti di persone e la scomparsa di numerosi macchinari nella cittadina. Gli effetti speciali non sono predominanti ma non mancano di risaltare alcune delle migliori sequenze del film, l'incidente ferroviario oppure lo splendido finale, per un'invasione aliena che può ricordare un altro classico, questa volta ancora più datato: "Destinazione Terra" (1953), la scena dell'attacco al tecnico elettricista poi sembra provarlo ulteriormente.

I momenti drammatici si fondono alla perfezione con la spensieratezza dei giovani protagonisti, gli attori bisogna dire sono tutti eccezionali, elementi che convivono come nei migliori film di Spielberg insieme a parentesi horror non indifferenti (la scena al distributore di benzina), e grandi sequenze d'azione (l'attacco al pullman), difficile trovare qualcosa che non funzioni, si può discutere sul fatto che la totale devozione verso un cinema ben conosciuto e cristallizzato in un'epoca (ahinoi) lontana non rappresenti niente di originale, resta indiscutibile che in molti dopo la visione di "Super 8" hanno provato vera emozione. L'allievo (Abrams) non ha ancora superato il Maestro (Spielberg) ma con questa premessa è sulla buona strada. Ottimi gli spassosi titoli di coda. Imperdibile.

Tit. Originale: "Super 8"
Paese: USA
Rating: 8/10