Super – Il super eroe è scorrect

Aggiornato il Ottobre 20, 2011 da Il Guru dei Film

Super

Esce in Italia il film di James Gunn, autore della Troma che rivisita con spirito anarcoide il mito del giustiziere. Con un ottimo cast con Rainn Wilson, Ellen Page, Kevin Bacon e Liv Tyler.

Super è un film destinato a diventare un cult. In America ha scontato un frettoloso accostamento con Kick Ass ma la sceneggiatura è del 2003, quando ancora Mark Millar non aveva pubblicato il suo fumetto.

Val la pena ricordare che James Gunn, regista e autore del film, viene dalla Troma, casa di produzione indipendente specializzata in horror splatter demenziali e ha già firmato Tromeo & Juliet, rivisitazione in chiave zombie della tragedia shakesperiana, e Slither, un cult dell'horror gandguignolesco.

Super

Super racconta, con stile volutamente politically scorrect, il sogno dell'uomo qualunque di diventare super eroe. Frank, il protagonista, interpretato da Rainn Wilson, è un irrimediabile sfigato: l'unica cosa buona che è riuscito a combinare è sposare la bellissima moglie, Liv Tyler. Quando questa lo molla per mettersi con un pusher mezzo boss sciupafemmine, Kevin Bacon, Frank sbrocca, ha una sorta di crisi mistica, si confeziona un costume da super eroe e si trasforma in Saetta Purpurea, un vendicatore mascherato che armato di spray al peperoncino e di chiave inglese infierisce senza pietà su drogati, violenti, teppisti e delinquenti vari.

In questa missione ha accanto un'assistente, Boltie, una commessa più matta di lui, interpretata dalla straordinaria Ellen Page, la protagonista di Juno e Inception. Il tutto converge verso un finale in stile tra Taxi Driver e i gialli di Joe R. Lansdale dove la Saetta Purpurea decide di attaccare il covo dei gangster per riprendersi la moglie.

Super è un film ironico ma destabilizzante, che non teme di risultare urticante. Attraverso la Saetta Purpurea dà voce alle frustrazioni dei travet, alla voglia di rivincita di chi è abituato a subire le regole della società e a prendere colpi senza reagire.

Paolo Biamonte

 

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