Sweeney Todd (2007) di T. Burton

Aggiornato il Giugno 4, 2008 da Il Guru dei Film

Sweeney ToddTit.originale:Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street
Paese: U.S.A./Inghilterra

Un insolito musical-horror per l’ultimo film gotico della pregiata coppia formata da Tim Burton e Johnny Depp.

Londra, 19° secolo. Dopo quindici lunghi anni di prigionia Benjamin Barker ([[Johnny Depp]])torna in città, sotto il falso nome di Sweeney Todd, con l’intento di vendicarsi delle persone che lo hanno ingiustamente condannato. L’obiettivo di Todd è il giudice Turpin che gli ha concupito la moglie e segregato la figlia, per attuare il piano di vendetta riprende a esercitare la professione di barbiere, pronto a sfoderare i temibili rasoi del mestiere sulla giugolare dei suoi nemici.

All’origine della sesta collaborazione tra il visionario regista [[Tim Burton]] ("[[Batman]]") e il talentoso attore Johnny Depp ("[[Pirati dei caraibi: ai confini del mondo]]") c’è il personaggio di Sweeney Todd, uno dei primi serial-killer della letteratura che vede la luce la prima volta nel 1846 nel racconto "[[La fila di perle: un romanzo]]", scritto da [[Thomas Peckett Prest]]. L’opera che però ha ispirato maggiormente la pellicola è il musical di successo presentato a Broadway nel 1979 "[[Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street]]" concepito dal commediografo-compositore [[Stephen Sondheim]].

Non deve sorprendere quindi se "Sweeney Todd" ha l’incedere di un musical, seppure atipico e privo di coreografie particolari, scandito dai canti diversificati degli interpreti legati da un’anima dark, in linea con la tetra vicenda del barbiere sanguinario. Anche chi è poco avvezzo al genere può trovare curioso e divertente questo insolito spettacolo: vedere/sentire il grande Johnny Depp cantare non è cosa di tutti i giorni.

Il film è comunque essenzialmente un horror tenebroso, lo si evince sin dai titoli di testa "al sangue" e nel prologo con l’arrivo di una barca nella buia rada del Tamigi, che sembra echeggiare il mito di Nosferatu. Inoltre le bellissime scenografie che ritraggono una Londra lugubre e corrotta curate da [[Dante Ferretti]] ("[[The Black Dahlia]]", "[[Casinò]]"), la densa fotografia di [[Darius Wolski]] ("[[Dark City]]") e i costumi di [[Colleen Atwodd]] (premio Oscar proprio grazie a "Sweeney Todd") contribuiscono alla creazione di un’atmosfera gotica e incantata nel segno delle migliori opere di Burton.

Sweeny Todd appare come la quintessenza del cinema di Burton, un personaggio malinconico e romantico capace di trasformarsi nel più micidiale degli assassini, a tal proposito si assiste alle sequenze più sanguinarie mai apparse in un film del regista, quasi che l’autore de "[[Il mistero di Sleepy Hollow]]" sia andato a chiedere consigli al [[Takashi Miike]] super-splatter di "[[Ichi the killer]]" (2001): gole tranciate, schizzi di sangue pazzeschi, corpi martoriati, ecc. Questa follia è assecondata da Mrs.Lovett, interpretata da [[Helena Bonham Carter]] ("[[Camera con vista]]", "[[Fight club]]"), gestore di un ristorante che serve pasticci a base di carne umana, triturata in un enorme macchinario in cui finiscono le vittime del barbiere maniaco.

[[Alan Rickman]] è il giudice Turpin, l’attore ormai da tempo specializzato in ruoli da villain ("Die Hard-trappola di cristallo", "Robin Hodd principe dei ladri") confersice la giusta beffarda ironia al film che non manca anche nell’episodio con protagonista il barbiere italiano Pirelli ([[Sacha Baron Cohen]], "[[Borat]]"), il primo a confrontarsi con il diabolico Todd in una sfida all’ultima rasoiata.

"La vita è per i vivi" recita uno dei protagonisti, in realtà siamo al cospetto di una ballata macabra che denuncia l’impossibilità di amare (la famiglia spezzata di Benjiamin Barker) e di essere amati (Mrs. Lovett ama Todd ma non è corrisposta) e conduce irrimediabilmente alla morte e cieca vendetta, annaffiata nel sangue e nella disperazione.

Buon ritorno al cinema gotico di Tim Burton, che rimane comunque lontano dagli standard sopraffini dei tempi d’oro ("[[Edward mani di forbice]]", "[[Ed Wood]]") ma che non manca di soddisfare gli amanti del cinema dark a tinte forti e ripropone, ancora una volta, un bravissimo Johnny Depp alle prese con un personaggio-limite in grado di trasmettere ugualmente emozioni e divertimento.

Rating: 7/10