The Abyss (1989)

Aggiornato il Novembre 19, 2009 da Il Guru dei Film

Film: The Abyss

Kolossal fantascientifico immerso negli abissi del mare diretto da James Cameron. Un sommergibile statunitense carico di testate nucleari rimane coinvolto in un misterioso incidente nei fondali marini, per l’operazione di recupero viene chiamata una vicina piattaforma petrolifera mobile in grado di raggiungere le profondità più inacessibili.

 

Bud, il capo-sommozzatori, decide con i suoi uomini di lanciarsi nell’impresa affiancati da alcuni militari giunti sul posto, a complicare la situazione per Bud è l’arrivo della ex-moglie Lindsey, la progettista della piattaforma, con la quale ha un burrascoso rapporto. La spedizione di salvataggio giunge nei pressi del sottomarino e penetra al suo interno, intanto Lindsey scorge dal suo mini-sommergibile una strana presenza luminiscente che si sposta a una velocità incredibile…..

Nel cinema fantastico esistono ben pochi registi capaci di colpire l’immaginario collettivo e ripetersi con una serie di film memorabili, un ristretto club a cui si possono ascrivere i nomi di Steven Spielberg, John Carpenter, George Lucas e, naturalmente, James Cameron che, dopo avere sconvolto la fantascienza con i capolavori "Terminator" (1984) e "Aliens Scontro finale" (1986), dirige nel 1989 il temerario "The Abyss". Il regista all’apice della creatività, il successivo "Terminator 2 il giorno del giudizio" (1991) è un altro film epocale, rappresenta al meglio l’attuazione di un cinema ricco di effetti speciali sempre ancorato a un forte senso di iper-realismo, un concentrato di azione bilanciato dalla presenza di personaggi forti e sfaccettati che denotano l’abilità sopraffina di Cameron sceneggiatore.

"The Abyss" prosegue la dimostrazione di forza dell’autore con un progetto che prevede circa la metà delle riprese immerse nell’acqua, la lavorazione del film assume toni (quasi) leggendari, superata in seguito per parossismo dallo stesso Cameron nella produzione di "Titanic" (1997), i set vengono ricavati addirittura in una centrale nucleare abbandonata dove viene individuato un enorme contenitore di cemento per reattori nucleari, riempito con milioni di litri d’acqua al fine di ricreare i profondi fondali marini della vicenda. James Cameron al termine di riprese estenuanti porta a compimento un’opera che molti fans del regista considerano quella più personale e sentita, non solo compare la passione per le immersioni subacquee, la componente tipica del suo cinema fredda e militarista si scontra questa volta con un trionfo di emozioni che, nella seconda parte, difficilmente può lasciare indifferenti.

Dietro al film ci sono decine di tecnici e collaboratori ma Cameron, come solo i più grandi, imprime in ogni sequenza la sua perizia maniacale e stupisce per il tratteggio brillante della coppia protagonista formata dagli strepitosi Ed Harris (Bud) e Mary Elisabeth Mastantonio (Lindsey) che sembrano usciti dalle migliori commedie anni 50, la loro storia d’amore tormentata raggiunge il culmine in diversi momenti drammatici dalla tensione quasi insostenibile: l’allagamento del mini-sommergibile costringe uno dei due a rimanere senza ossigeno, la conseguente "sequenza di rianimazione con defribrillatore" è forse la migliore di tutta la storia del cinema. Quando Bud precipita verso l’abisso con una muta speciale, come ultimo disperato tentativo per raggiungere un ordigno nucleare innescato, si consuma un’altra interminabile e toccante dimostrazione di umanità con il dialogo a distanza tra la voce di Lindsey, collegata via microfono, e i messaggi di risposta dell’uomo che ha sempre amato scritti da una tastiera applicata al polso.