Aggiornato il Luglio 30, 2009 da Il Guru dei Film
Il seguito di “The Cell” si getta ancora nei meandri pericolosi della mente dei serial killers. Un’opera low-budget senza nomi di richiamo uscita direttamente a noleggio.
Maya è una ragazza scampata alle attenzioni del serial killer, detto “La Cuspide”, specializzato in rapimenti di giovani donne torturate sino alla morte e risvegliate con sbrigativi metodi di rianimazione per poi subire l’asportazione del cuore.
Maya dopo la tragica esperienza ha sviluppato nel cervello una capacità extrasensoriale in grado di entrare nella mente delle persone; in un ultimo disperato tentativo l’FBI si rivolge alla donna per rintracciare l’inafferrabile serial-killer e scongiurare l’uccisione di una giovane vittima caduta nelle sue mani.
A quasi dieci anni di distanza dal primo “The Cell” (2000) arriva, un pò a sorpresa, il suo sequel nel tentativo tardivo di sfruttare il potenziale commerciale che ai tempi aveva fruttato un buon incasso di poco superiore ai 100 milioni di dollari. “The Cell 2 – La soglia del terrore” però condivide solo pochi tratti distintivi del capostipite riconducibili al personaggio protagonista in grado di entrare nella mente di un serial killer mentre tutto il resto, anche per causa di un budget a dir poco risibile, non è paragonabile allo stile sfarzoso e luccicante di Tarsem Singh, il regista che nel primo film riprende le avventure allucinanti dell’eroina interpretata da Jennifer Lopez.
Inserito nel logoro filone dei serial killer, davvero pochi i film interessanti nell’ultimo periodo (“Mr. Brooks“, “Anamorph“), la pellicola accenna nel prologo un veloce rimando al precedente “The Cell” che funge da scambio del testimone: un tempo Cathrine è stata la prima a possedere incredibili poteri ora esiste un’altra donna, Maya, capace di spingersi nei recessi mentali dei criminali più pericolosi. I primi minuti si concedono un’altra citazione del primo film con la ripresa dall’alto di una colonna di Suv neri dell’FBI in cerca della tana del serial killer, basta però la sequenza successiva per capire che la produzione è povera visti gli esterni ricavati in zone desolate anonime e poco costose, le riprese sono effettuate nei pressi di Salt Lake City nel gelido stato dello Utah.