Aggiornato il Aprile 9, 2008 da Il Guru dei Film
Paese: U.S.A.
Il remake americano di un recente horror orientale, con protagonista la bellissima Jessica Alba.
Sydeny (Jessica Alba) è una giovane violoncellista non vedente che si sottopone a un trapianto delle cornea per recuperare la vista, persa all’età di cinque anni mentre giocava con la sorella (Parker Posey). L’operazione ha successo ma strani fenomeni cominciano a verificarsi: la ragazza ha ripetute visioni di gente morta e di luoghi sconosciuti. Sydney sconvolta, tramite l’aiuto del Dott. Faulkenr (Alessandro Nivola), decide di indagare sull’identità della donatrice per fare luce sugli inquietanti accadimenti.
Sempre alla ricerca di nuove suggestioni e potenziali successi, il cinema americano produce l’ennesimo remake, questa volta tratto dall’omonima opera cinese del 2002 diretta dai Fratelli Pang, da poco giunti a Hollywood, dove hanno ultimato un altro remake, sempre ispirato alla loro filmografia: “Bangkok Dangerous”.
A dirigere la nuova versione riveduta e corretta di “The Eye” sono stati chiamati i giovani David Moreau e Xavier Palud, i registi di origine francese di “Them” (2006), un film horror a basso costo che è stato un piccolo “caso” anche per l’ottima suspense che riusciva a trasmettere, confermando il felice momento del cinema fantastico transalpino, divenuto recentemente un serbatoio di talenti per Hollywood: da Alexander Aja (“Le colline hanno gli occhi”, 2006), passando per Xavier Gens (“Hitman- l’assassino”, 2007), sino a Eric Valette (“One missed call”, 2008)e Louis Leterrier (“The Incredible Hulk”, 2008).
Il nuovo “The Eye” si adagia, anche troppo, sul canovaccio originale tanto da riprendere tutte le sequenze principali con minime variazioni, la più eclatante riguarda forse il finale con il catastrofico incidente stradale che ha una conclusione differente. Ma i due registi riescono comunque a svolgere un buon lavoro intorno alla psicologia della protagonista Sydeny, in particolare nella prima mezz’ora di pellicola in cui, gradualmente, la giovane riprende le capacità visive: uno dei momenti più spaventosi è, paradossalmente, quando la ragazza incontra per la prima volta i visi “sconosciuti” di amici e parenti.
La regia si concede numerose immagini sfocate, movimenti misurati di camera, giochi di ombre, si nota la ricerca dei particolari e, in alcuni casi, un certo gusto estetico non indifferente come nella sequenza notturna di Sydney con le palpebre vuote dietro a una finestra, divenuta l’immagine-simbolo del film.
La pellicola, ambientata in silenziosi ospedali e palazzi opprimenti, si inserisce nel filone dei film “sui fantasmi”, con le sue continue apparizioni di gente morta accompagnata da inquietanti presenze indistinte (ricreate in CGI), ma un altro tema portante riguarda la premonizione di eventi luttuosi, che si trasforma in maledizione nelle persone che si manifesta (la donatrice).
Jessica Alba (“Sin City”, “I fantastici quattro”), al primo vero ruolo in carriera da protagonista, appare nella sua fulgida bellezza nonostante il poco trucco, brava a trasmettere, con il personaggio non certo appariscente di Sydeny, come sia difficile la percezione della realtà attraverso il solo sguardo, un dono che può risultare ingannevole se non si comprende quello che si cela dietro le apparenze. Completano il cast Parker Posey (“Blade Trinity”) che interpreta la sorella di Sydney, mentre Alessando Nivola (“Jurassic Park III”) è il dottore che ha in cura la protagonista.
Rating: 6/10