Aggiornato il Gennaio 24, 2012 da Il Guru dei Film
Ancora una straordinaria prova di bravura di Meryl Streep che con The Iron Lady propone il ritratto di Margaret Thatcher, tra la triste vecchiaia e gli anni in cui, da Primo Ministro inglese, era la donna più potente del mondo.
The Iron Lady narra l'avvincente storia di Margaret Thatcher. È un film sul potere e sul prezzo che il potere esige ed è al tempo stesso il sorprendente ritratto intimo di una donna complessa e straordinaria. E' anche l'ennesimo pezzo di bravura di un'attrice miracolosa come Meryl Streep che si cala, con la consueta, straordinaria abilità mimetica, nel ruolo della Lady di Ferro.
La narrazione procede tra il presente dell'ormai ultra ottantenne leader preda della demenzia senile e i flashback per la ricostruzione di una vicenda politica unica, di una donna di umili origini che, sfidando i pregiudizi maschilisti, ha dominato il Regno Unito dal 1979 al 1990, aggiudicandosi tre rielezioni fino a lasciare il potere quasi costretta dal suo stesso partito Conservatore riportato al governo dopo anni di declino.
La Thatcher è stata la donna più potente del mondo, un personaggio che ha costretto il suo Paese ad accettare le sue regole (distruggendo il sindacato dei minatori, lasciando che Bobby Sands morisse in carcere e dichiarando guerra all'Argentina per riprendere le Falkland), ha messo soggezione ai leader del mondo ma senza mai smettere di essere una moglie e una madre.
Nella sua triste vecchiaia continua a pensare che il suo amato marito sia ancora vivo.
The Iron Lady, che era il soprannome creato per lei dall'Unione Sovietica per definire il suo atteggiamento ferocemente anti comunista, è ovviamente dominato da Meryl Streep che si muove perfettamente a suo agio sulla sceneggiatura di Abi Morgan (Shame) e nella regia di Phillida Lloyd che l'ha già diretta in Mamma Mia.
Rimangono ormai poche parole che non siano state spese per la bravura di Meryl Streep, un'attrice così straordinaria da rendere più amabile perfino una lady di ferro, una donna che negli anni del suo potere incuteva paura.
Paolo Biamonte
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