Aggiornato il Luglio 3, 2013 da Il Guru dei Film
Arriva il film che schiera lo stesso team della serie I Pirati dei Caraibi: Johnny Depp, il regista Gore Verbinski e il produttore Jerry Bruckheimer. Il West riletto secondo le regole del divertimento più spettacolare con Armie Hammer nei panni del giustiziere mascherato.
The Lone Ranger riporta in campo il team di super vincenti della serie I Pirati dei Caraibi (e non solo): il produttore gran Mogul Jerry Bruckheimer, il regista Gore Verbinski, soprattutto il protagonista Johnny Depp.
Il West, e la relativa epopea, si sa, sono un antico amore di Bruckheimer e Verbinski che dà al film l’atmosfera polverosa e il meccanismo narrativo dell’eroe per caso del suo cartoon Rango (nella versione originale il protagonista ha la voce di Depp).
Val la pena ricordare che The Lone Ranger è un cult assoluto della cultura popolare americana: nato come programna radiofonico negli anni ’30 si è evoluto via via in una serie tv e in un fumetto di enorme successo. Un successo per altro mai replicato in Italia.
Il protagonista è una sorta di giustiziere mascherato del West che viaggia su un cavallo bianco, Silver, in compagnia di Tonto, un nativo americano fedelissimo e taciturno.
Qui tutto cambia e si amplifica. Tonto-Johnny Depp dietro un look marcatissimo, diventa un trascinatore un po’ matto, un protagonista assoluto, anzi è lui che trasforma John Reid da avvocato un po’ imbranato (lo ribattezza Ke-mo-sah-bee, fratello sbagliato) nel giustiziere mascherato.
The Lone Ranger è un film da 250 milioni di budget che nasce con l’obiettivo di creare una serie: quindi è inveitabile la ricostruzione del percorso biografico dei protagonisti.
In realtà della storia originale resta pochissimo: a cominciare dal super cattivo Butch Cavendish.
il West di Lone Ranger è come il mondo dei Pirati dei Caraibi: un grande calderone spettacolare, con esplosioni di ponti, salti nel vuoto, una tenutaria di bordello con una gamba d’avorio che spara come una mitragliatrice, inseguimenti di treni sulle note del Guglielmo Tell, un politico corrotto e doppiogiochista e gli inevitabili appetiti suscitati da una miniera d’argento. Il tutto arricchito dalla performance di Johnny Depp, chiaramente impegnato a dar vita a un personaggio coraggioso si, ma fondamentalmente un po’ fuori di testa, che aspira a farsi rivedere presto.
Paolo Biamonte
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