Aggiornato il Marzo 21, 2013 da Il Guru dei Film
Il remake del film di fantascienza anni 90 con Schwarzenegger. In un prossimo futuro la Terra è distrutta dalla guerra chimica, solo due zone del pianeta sono abitabili: la Federazione e La Colonia. L’operaio Douglas Quaid ha un sogno ricorrente che lo tormenta ma che non riesce a spiegare, inoltre la vita gli sembra poco interessante nonostante una bella moglie al fianco, decide quindi di rivolgersi alla Rekall, la ditta che promette di trasformare i propri sogni in veri ricordi.
Qualcosa però va storto, l’induzione mentale ha provocato l’attivazione degli allarmi e Douglas si ritrova al centro di un enorme caccia all’uomo, braccato dalla stessa moglie che in realtà è un’agente della Federazione. Chi è Douglas veramente?
Le speculazioni sulla percezione della realtà e il concetto di identità previsti in origine nel libro di P.K.Dick, trasferite in sintesi con buoni esiti nel film di Verhoeven nel 1990 con Schwarzenegger, si perdono completamente nel nuovo adattamento di Len Wiseman. Total Recall versione 2012 è un film a budget (molto) elevato in cui i protagonisti non fanno altro che inseguirsi e spararsi, senza troppa fantasia, per circa due ore dall’inizio alla fine. La cosa incredibile è che non ci si annoia più di tanto, forse per via delle ricche scenografie ma anche, bisogna dare atto, per merito di Wiseman che è uno shooter preparato e con una grande predilezione per la componente action. Il regista torna a dirigere la moglie Kate Beckinsale dopo i primi due capitoli della serie “Underworld”.
Non c’è molto da dire sulla trama, il protagonista Douglas non è quello che sembra, ossia un tipo qualunque che sbarca il lunario facendo l’operaio in una fabbrica di droidi-poliziotti, ma bensì un super combattente dalla parte degli oppressi, insomma un osso duro per i risaputi uomini di potere ingordi di conquista. Le solite cose, per intenderci. Questo approccio superficiale all’intreccio è dovuto per buona parte allo screenplay di Kurt Wimmer (Equilibrium) che, come noto, predilige l’azione al contenuto. Non è sempre un male, il problema è che in “Total Recall” le situazioni sembrano ripetersi all’infinito: inseguimento, situazione di stallo, inseguimento e cosi via, sino alla fine. E poi ci sono le inevitabili incongruenze, del tipo: inseguire Douglas per giungere al capo della resistenza ma per farlo si rischia di accopparlo ogni volta.
Il film è costato un botto, 125 milioni $, e le scenografie sono molto belle si ma anche poco originali, tocca nominare ancora una volta “Blade Runner” e pure “Il Quinto Elemento” e gli scenari della seconda trilogia di “Guerre Stellari”, roba già vista altrove. Rispetto al film con Swarzy qui non siamo su Marte ma sulla Terra, un minimo di interesse giunge con il condotto sotterraneo che collega le uniche due zone del pianeta abitabili denominato la “caduta”, un tunnel solcato da un’avveniristica capsula di trasporto in grado di modificare lo stato gravitazionale al passaggio del nucleo centrale. In questo scenario vengono predisposte alcune delle sequenze migliori, in generale le scene d’azione sono tutte godibili e ben dirette, a favore del film si registra il fatto di essere sempre ben ritmato con inquadrature dinamiche: nella prima sparatoria Wiseman utilizza svariate telecamere poste su bracci meccanici scorrevoli che riprendono la scena da ogni angolatura e velocità possibili.
La maggiore attrattiva resta però il cast super sexy, se il protagonista maschile è il (finto) rude Colin Farrell (Douglas), intorno risplendono la bella Kate Beckinsale nel ruolo della moglie cattiva dell’eroe, un’espansione del personaggio di Sharon Stone del film originale, si vede che è quella che si diverte di più e l’altrettanto affascinante Jessica Biel, la action-girl ribelle innamorata di Douglas. Si fanno notare per il bel (mecha)design bianco i droidi-poliziotti, derivati da “I Robot” di Proyas, spesso al centro di scoppiettanti scontri, tra i quali il gran finale che finisce esattamente come uno se lo aspetta. Film che non passerà certo alla storia se non, forse, per il più alto numero di effetti lens flare mai visti, in quasi ogni inquadratura è un tripudio di riflessi gialli, blu, argento, carini alla fine ma Wiseman in questo caso si è fatto prendere la mano.
Titolo Orignale: “Total Recall”
Paese: U.S.A.
Rating: 6/10