Transcendence (2014)

Aggiornato il Aprile 22, 2014 da Il Guru dei Film

transcendenceUn mondo dominato dalle intelligenze artificiali per il nuovo film di Johnny Depp.
Will Caster è la massima autorità nello sviluppo delle intelligenze artificiali, l’avanguardia tecnologica del futuro. Un nucleo terroristico anti-tecnologico lo prende di mira e lo ferisce a morte, non tutto sembra perduto per Caster, la sua compagna fedele Evelyne trasferisce lo schema del suo cervello in una macchina artificiale per un ultimo disperato tentativo di farlo rivivere.

Se l’intenzione era quella di concepire un b-movie da passare a mezzanotte in qualche rete locale, si può dire che l’obiettivo è stato raggiunto, il problema è che “Transcendence” è un blockbuster da 100 milioni di $ con protagonisti Johnny Depp e Morgan Freeman che aspira al grosso pubblico. In poche parole l’esordio di Wally Pfister ha i mezzi ma non le capacità, un film che gioca male le sue carte nonostante le premesse intriganti intorno all’avvento delle intelligenze artificiali nella vita dell’uomo, in quello che appare come un sinistro monito al continuo e invasivo ricorso alla tecnologia. Il tono di “Transcendence” è, almeno nelle fasi iniziali, quello giusto, serioso e inquietante con una sufficiente credibilità di fondo, con il tratteggio del mondo della ricerca delineato con la presentazione dei protagonisti, contrastati da non meglio identificati terroristi che li vedono come una minaccia per l’umanità.

 

Johnny Depp vede aumentare il numero di film “sbagliati” di recente (The Rum Diary, The Lone Ranger sono stati dei flop), qui nel ruolo del classico “mad doctor” in una prova da minimo sindacale visto che nel corso della vicenda appare poco e in gran parte in versione ologramma. Depp tratteggia lo scienziato Will Caster con poche sorprese: con gli occhiali, disordinato nell’aspetto ma con intuizioni geniali, insomma calma piatta. Il peso del film resta sulla compagna-scienziata interpretata da Rebecca Hall (The Town) che alla fine risulta l’aspetto più gradevole dell’insieme, bellissimo viso e buona interpretazione, le premesse per una carriera di successo (già avviata) ci sono, peccato essere incappati in un fiasco come “Transcendence”, perché di fallimento commerciale si può già parlare dato i pessimi riscontri iniziali.

 

 

  

 

transcendence

 

 

“Transcendence” esplora, o meglio tenta di farlo, il mondo dell’intelligenza artificiale e i suoi pericoli, il riverbero di Hal di “2001 Odissea nello Spazio” giunge per un attimo con l’apparizione di Pinn, il mega calcolatore senziente che si intravede a inizio pellicola, la svolta è però più audace verso la “trascendenza”, un concetto che teorizza l’immissione della coscienza umana nei circuiti delle macchine e della rete. Come si intuisce da subito la mente del geniale Caster viene, tramite upload, interconnessa a potenti processori tecnologici e infine alla rete. La conseguenze saranno nefaste visto che il delirio di onnipotenza della nuova entità prevede espansione di conoscenza e, soprattutto, controllo sulla razza umana. “Transcendence” tende quindi, in alcuni tratti, ad assomigliare a “generazione Proteus” (1977) ma pasticcia ed esagera infilandosi in sviluppi improbabili che nemmeno la saga di Terminator ha azzardato.

 

Nel secondo tempo la disquisizione sulle intelligenze artificiali è già bella che accantonata per lasciare spazio alle nano-tecnologie e a loro improbabile utilizzo, senza anticipare nulla si può dire che siamo dalle parti dei film di serie b anni 50 (la cosa, per certi versi, può risultare anche simpatica). “Transcendence” rifiuta di essere spettacolare ma fallisce anche dal punto di vista scenografico, la location nel deserto per tutti i soldi in gioco è deludente assai, e anche l’aspetto visivo degli effetti speciali non colpisce a sufficienza. La sotto-trama dei terroristi capeggiati da Kate Mara, altra attrice da tenere d’occhio, appare sprecata come tutto il cast di contorno piuttosto altisonante: Morgan Freeman nel solito ruolo paternalista, Cillian Murphy a capo delle unità speciali più sfigate mai viste a Hollywood (la scena con i mortai e il cannoncino, da non credere) e Paul Bettany che è uno dei protagonisti principali, l’amico della coppia degli scienziati, è impalpabile e degradato sul campo. Primo film di Wally Pfister che si è fatto un nome per essere il direttore della fotografia di fiducia di Christopher Nolan.

 

  

 

Tit. Originale: Transcendence
Paese: USA
Rating: 5/10