Transformers 4 – L’Era dell’Estinzione

Aggiornato il Luglio 15, 2014 da Il Guru dei Film

Il nuovo capitolo della saga dei robot mutanti ha già incassato cifre record negli USA e in Cina. Con Mark Wahlberg, Stanley Tucci, Nicola Peltz, Jack Reynor. …

 

Transformers 4, primo capitolo di una nuova trilogia, sotto certi aspetti sintetizza in modo perfetto il rapporto che Michael Bay ha con il cinema: la critica grida allo scandalo, i suoi film incassano cifre incredibili. Tanto per dire: stavolta l’azione si sposta a Honk Kong, senza troppo curarsi di spiegazioni narrative. Risultato: dopo aver toccato cifre record all’esordio al botteghino USA, Transformers 4 ha fatto registrare il più alto incasso della storia sul mercato cinese.

Per dare il segno di un nuovo inizio è stato investito un budget di 200 milioni di dollari (già ampiamente rientrati) e sono stati ridisegnati i Transformers, creando una nuova razza, per così dire: i Dinobot, robot a forma di dinosauri.

Come d’abitudine in questo franchise la sceneggiatura è più che altro una traccia per tenere più o meno unite le scene d’azione: dopo gli sconquassi del film precedente provocati dallo scontro tra Decepticon e Autobot, l’umanità è in caccia dei Transformers, anche di quelli buoni. Gli Autobot sono dunque costretti a nascondersi anche perchè di mezzo c’è un perfido cacciatore di taglie a forma di Lamborghini che è sulle tracce di Optimus Prime.
Mark Wahlberg, il protagonista, è un meccanico squattrinato con figlia a carico che passa il tempo nel tentativo di piazzare curiose invenzioni fino a che non scopre un camion che si rivelerà un’inesauribile fonte di sorprese.
Ed essendo la figlia in questione Nicola Peltz, il papà è piuttosto geloso e tutt’altro che affettuoso nei confronti del boyfriend della ragazza, il pilota di rally Jack Reynor.
A complicare maledettamente le cose c’è il cattivo di turno, il grande Stanley Tucci, che qui è un gran Mogul della telematica.

Sul piano tecnologico, il film è stupefacente, con il contributo del 3D e degli schermi Imax.
Bay riesce a controllare la sua vocazione al montaggio adrenalinico e, in più, dimostra di essere un maestro delle strategie commerciali.
Transformers 4 è un clamoroso esempio di product placement, praticato con intensità per tutto il film che, è quasi inutile ricordarlo, è costruito attorno a dei giocattoli e genera guadagni anche nei negozi (tradizionali e online).
Anche seguendo queste ragioni è stato costruito un cast a strati generazionali: i due ragazzi per i più giovani, l’eroe muscolare ma dotato di ironia per la platea trasversale, due grandi come Stanley Tucci e Kelsey Grammer per dare un tocco di qualità.
Sui ben 165 minuti di esplosioni e botte selvagge tra robottoni, vigila, in veste di produttore, Steven Spielberg.

 

Paolo Biamonte

 

 

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