Aggiornato il Novembre 21, 2008 da Il Guru dei Film
E’ uno dei film più attesi dell’anno. La storia d’amore tra la ragazza che schiva le amicizie e il vampiro bellissimo e buono è pronta a diventare un crack alla Harry Potter.
L’attesa che esiste per Twilight t è paragonabile solo a quella per Harry Potter. E come le storie del maghetto anche quella del vampiro buono viene da una serie di libri che stanno battendo ogni record: i romanzi di Stephenie Meyer] già tradotti in 20 lingue, sono in testa alla classifica del New York Times da oltre 30 settimane, il quarto libro della serie, uscito il 2 agosto, ha venduto 1.3 milioni di copie solo nelle prime 34 ore dalla sua uscita.
La domanda è perché? la risposta precisa, quando si tratta di un fenomeno di massa (che ha già contagiato l’Italia), non esiste. Ma ci sono varie spiegazioni, prima tra tutte che c’è un’idea di partenza geniale e cioé il vampiro buono, anche se, come ci hanno insegnato il Dracula classico (e non quello horror) e Nosferatu, il vampiro muore per amore. Ma si divide tra il suo essere principe e il suo essere vampiro che alla fine soccombe alla forza del cuore proprio perché le due anime sono incociliabili.
In questo caso la storia d’amore la vive direttamente il vampiro, senza la necessità della doppia identità, un vampiro bellissimo che non caccia prede umane e che sa resistere ai suoi istinti. E che, come se non bastasse, è bello come una sintesi tra il DiCaprio ragazzino di Romeo and Juliet e il cantante dei Tokyo Hotel e che ha le fattezze bionde e debitamente pallidissime di Robert Pattinson.
Vediamo la storia: dopo che la madre si è risposata, Bella Swan (Kristen Stewart) va a vivere con il padre nella piovosa cittadina di Forks. La ragazza è sempre stata poco incline alle amicizie e quando arriva nella sua nuova casa è convinta di non vivere cambiamenti profondi. Fino a quando non incontra il bellissimo Edward Cullen, un ragazzo intelligente e sensibile che sembra leggerle nell’anima ma che è anche capace di fermare una macchina in movimento, di correre veloce come la luce. Soprattutto non invecchia dal 1918. E’ un vampiro. Ed è immortale. Tra i due nasce una storia d’amore travolgente, totale, per quanto fuori dai canoni. Per fortuna di Bella, Edward appartiene a una famiglia di vampiri sui generis, che non hanno i celebri e mortiferi canini e non beve sangue umano.
Ma non tutto fila liscio: intanto quanto più i due si avvicinano tanto più a Edward esce fuori il vampiro classico che è in lui, quindi amare Bella, che è il grande amore che attendeva da 90 anni, per lui vuol dire resistere ai suoi istinti naturali. In più in città arriva un trio di vampiri cattivi in caccia dei due amanti. A questo punto non è il caso di andare avanti con la trama. Piuttosto conviene tornare sui motivi del successo di Twilight , sottolineando che il film mescola amore e azione con quegli ingredienti fantasy che sono un mezzo privilegiato per accogliere i gusti del grande pubblico. In più c’è da tener conto del fenomeno ‘emo’ (abbreviazione di emotional), tendenza giovanile rappresentata da band come Tokyo Hotel, My Chemical Romance, 30 seconds to Mars, un mix un po’ difficile da sintetizzare tra filosofia post punk ed esistenzialismo adolescenziale che coinvolge i giovani in modo trasversale e che può trovare in Edward Cullen il nuovo eroe.
Paolo Biamonte