Aggiornato il Aprile 7, 2016 da Il Guru dei Film
Dopo cinque anni di silenzio torna alla regia con Veloce come il vento, per il suo terzo lungometraggio, Matteo Rovere.
Forte del successo come produttore di Smetto Quando Voglio e una carriera da sceneggiatore e regista, prima di corti e poi di film, Matteo Rovere, classe ’82, si ripresenta al cinema con una storia di motori e sentimenti.
Al centro della vicenda troviamo Giulia De Martino, interpretata da Matilda De Angelis, pilota d’auto e membro di una famiglia che da generazioni sforna campioni di corse e ritrova, in momento drammatico della propria vita, il controverso fratello Loris (Stefano Accorsi), con il quale dovrà riscoprire faticosamente il senso di famiglia.
Un canovaccio inusuale per il cinema nostrano nato da una conoscenza occasionale fatta dal regista con Tonino, un vecchio meccanico innamorato del suo lavoro e che trasmetteva, seppur ormai pensionato, una passione totale per il suo lavoro e per i mille volti e le storie incontrate in tanti anni di officina.
Come affermato dallo stesso Matteo Rovere il film “… nasce da suggestioni diverse. Da una parte ho sempre avuto voglia di fare un film d’azione che fosse emozionante ma anche d’intrattenimento per il pubblico. Dall’altra, da un punto di vista drammaturgico, mi ha sempre affascinato l’idea di raccontare mondi che abbiano proprie regole specifiche e, in questo senso, il mondo delle auto da corsa era perfetto”.
Quindi sentimenti forti ma anche azione e adrenalina essendo Veloce Come il Vento un film incentrato sul mondo delle corse e dunque pieno di sequenze action intense anche da un punto di vista tecnico-realizzativo girate interamente dal vero.
La coppia Accorsi-De Angelis, per la prima volta insieme, sorregge con impegno l’intreccio narrativo e se Accorsi, dimagrito e trasfigurato per il ruolo, è ormai una garanzia di professionalità, la giovane Matilda, all’esordio sul grande schermo dopo una precoce carriera musicale, convince e sorprende per la sua freschezza.
Paolo Piccioli