Aggiornato il Maggio 17, 2007 da Il Guru dei Film
Zodiac di David Fincher con Jake Gyllenhaal, Robert Downey jr, Mark Ruffalo, racconta la storia vera del caso mai risolto di Zodiac, il serial killer che seminò il terrore nella San Francisco fine Anni '60. Di sicuro ha ucciso 5 persone, ma lui si è attribuito almeno 37 omicidi, divertendosi a informare il San Francisco Chronicle con messaggi enigmatici e deliranti.
Benvenuti nel mondo di David Fincher, gran maestro di film paranoici (Alien 3, Fight Club, Seven, The Game – Nessuna regola, Panic Room). Non aspettatevi il seguito di Seven, il film non è visto attraverso gli occhi e la mente del killer, ma è la sottilissima rappresentazione dell'influenza che un personaggio maligno può avere sulla società e su tutti quelli che entrano in contatto con lui.
I personaggi principali sono: Dave Toschi interpretato da Mark Ruffalo, un detective leggendario cha ha insegnato a Steve McQueen come si porta una pistola nel film Bullit e che di fronte al caso Zodiac, ha conosciuto solo frustrazione e umiliazione, come il suo collega Bill Armstrong, nel film Anthony Edwards, che alla fine chiede di lasciare la squadra omicidi. Poi ci sono i due giornalisti del San Francisco Chronicle, Paul Avery (Robert Downey jr.) e il vignettista politico dello stesso giornale Robert Graysmith (Jake Gyllenhaal), che diventa ossessionato e dedica il resto della sua vita alla soluzione di un caso apparentemente irrisolvibile. E' lui la chiave, anche dal punto di vista morale di tutta la vicenda, nella realtà come nel film. Graysmith, aveva 24 anni quando si è imbattuto nel primo messaggio in codice di Zodiac e poi in un altro indirizzato a lui nel quale gli diceva: sarai il prossimo. Non si è più occupato praticamente di altro. Dopo che il caso fu chiuso (l'ultima lettera è del 1974), si licenziò, smise di disegnare e si impovvisò giornalista investigativo: sono i suoi due libri (Zodiac e Zodiac Unmasked) la base del film.
In Zodiac l'azione è sullo sfondo ed è soprattutto uno studio di personaggi, come la vita della coppia dei due giornalisti e quella dei due detective è stata segnata dalle azioni dalle minacce del killer, un'ossessione che ha generato alcolismo, divorzi, malattie. Due ore e quaranta minuti di discussioni, di ipotesi, di segnalazioni che finiscono inevitalbilmnte nel nulla.