30 giorni di buio (2007) di D. Slade

Aggiornato il Febbraio 13, 2008 da Il Guru dei Film

30giornibuio.jpgTit.originale: 30 Days of night
Paese: Nuova Zelanda/U.S.A.

Tratto da una graphic novel horror di successo, un film ambientato in una cittadina sperduta dell’Alaska attaccata da un’orda di vampiri.

Barrow, Alaska. La piccola comunità della cittadina più a nord degli Stati Uniti si appresta a vivere i trenta giorni più duri dell’anno, periodo in cui il sole non sorge lasciando il posto al buio della notte. Al calare delle tenebre però una brutta sorpresa attende gli ignari abitanti: misteriosi e terrificanti creature simili a vampiri assaltano Barrow, avidi di sangue umano.

La casa di produzione Ghost House di [[Sam Raimi]] ([[Spiderman]] 1, 2, 3) sforna un nuovo horror, l’ultimo di una serie di titoli tutt’altro che irresistibili come "[[The Grudge]]"(2004), "[[Boogeyman]]"(2005), [[The Messengers]] (2007), ecc.

"[[30 giorni di buio]]" è la trasposizione live action del primo volume a fumetti intitolato "30 giorni di notte", disegnato da [[Ben Templesmith]] e ideato da [[Steve Niles]], accreditato anche tra gli sceneggiatori della pellicola, incentrata sul mito immortale del vampiro, una figura che sembra fonte inesauribile di suggestioni e ancora capace di attirare l’interesse di ogni fan dell’horror che si rispetti.

Il regista [[David Slade]], proveniente dal mondo dei videoclip (ha diretto, tra gli altri, i video di [[Muse]], [[Stone Temple Pilots]], [[System of a down]]), si è fatto notare con l’interessante e controverso "[[Hard Candy]]"(2005), mettendo in mostra doti che in questo ultimo film faticano a emergere.

"30 giorni di buio" è un film sull’assedio, tema caro al maestro [[John Carpenter]] citato poco dopo l’inizio in una sequenza-omaggio al film "[[La cosa]]"(1982), che mostra la corda nella caratteristica principale di questo genere di pellicole: la creazione di una crescente tensione. I vampiri sono concepiti molto bene, paurosi nel loro look sobrio dal volto perennemente insanguinato e in possesso di un incomprensibile linguaggio, ma le loro apparizioni non provocano particolari emozioni, cosi come non si prova dispiacere nel vedere eliminati uno dopo l’altro i protagonisti della pellicola.

Tra gli interpreti principali vi sono [[Josh Hartnett]] ([[Sin City]], [[Black Dahlia]]), sceriffo di Barrow, e [[Melissa George]] ([[Amityville Horror]], [[Turistas]]), nel ruolo di sua moglie, che non riescono a infondere la personalità necessaria ai loro personaggi, gradevoli solo per l’aspetto fisico. Il capo dei vampiri è interpretato da [[Danny Houston]] (figlio del famoso regista de "[[Il mistero del falco]]" [[John Houston]]), quasi irriconoscibile nel vampiresco make up dall’agghiacciante dentatura acuminata.

Esteticamente il film è comunque riuscito, grazie a un ottimo apparato scenografico (i set sono stati istallati in Nuova Zelanda) e la fotografia, seppur meno dark rispetto alle tavole originali del fumetto, è di altissima qualità, cosi come alcuni momenti spettacolari piuttosto cruenti (la ripresa aerea del massacro con il sangue schizzato sulla neve) e lo splatter è servito con abbondanza (da segnalare una testa recisa con una mannaia). Nel finale dai toni dolorosi viene chiamato in causa un altro film di succhiasangue: "[[Blade II]]" di [[Del Toro]].

"30 giorni di buio" con i suoi vampiri ringhianti che si spostano in branco ricorda molto da vicino le pellicole "zombi", ma a causa di un montaggio frammentario e una colonna sonora anonima non è un film memorabile, ma può comunque soddisfare gli spettatori meno esigenti. Occhio ai bei titoli di coda.

Rating: 6/10