Still Alice: parla il regista

Aggiornato il Ottobre 23, 2014 da Il Guru dei Film

Presentato al Festival di Roma Still Alice, la toccante pellicola diretta da Wash Westmoreland e Richard Glatzer, che racconta la storia di una donna costretta ad affrontare fin troppo precocemente l’avanzare dell’Alzheimer.

Abbiamo intervistato Wash Westmoreland, che ci ha rivelato quanto sia stato intenso e toccante lavorare a questo film.

“Sono state riprese molto intense. – ha confessato il regista – Tutti quelli che hanno lavorato al film si sono resi conto di quanto il tema fosse serio. La presenza di determinati problemi ha contribuito a rimanere concentrati sulla veridicità del film”.

“Richard, il co-regista, è affetto da SLA – ha poi raccontato Westmoreland – e lui veniva ogni giorno sul set con l’iPad, col quale dava indicazioni di regia agli attori. In realtà è stato molto utile per far restare gli attori legati all’argomento. Ti fa capire che la vita ti butta addosso tante difficoltà, ti spinge ad affrontarle e quotidianamente le persone le superano per rimanere legate alla vita”.

Westmoreland, infine, ci ha spiegato come è nata la collaborazione con Julianne Moore che all’inizio ha rifiutato il ruolo, per poi convincersi e accettarlo in un secondo momento.

 

Il regista sul red carpet ha “spiegato” così le assenze delle sue attrici.

Infatti, poco prima dell’inizio del Festival, sembrava certa la presenza di Kristen Stewart protagonista insieme a Julianne Moore.
Alla fine, invece, Kristen non è venuta, deludendo probabilmente molti fan italiani.

“Julianne sta girando un altro film. – ha spiegato il regista sul red carpet – A lei sarebbe piaciuto moltissimo essere qui, adora la cultura italiana. Sta lavorando tantissimo, se avesse potuto liberarsi sarebbe sicuramente venuta. Mi sarebbe piaciuto avere qui anche Kristen Stewart, perché avrei voluto proprio vederla sul red carpet, nella patria dei paparazzi, perché ovunque va c’è gente che la segue con la macchina fotografica. Quando stavamo girando a New York faceva freddissimo e c’erano comunque fotografi con il super obiettivo”.

by funweek.it/cinema