Il Giustiziere della Strada (1983)

Aggiornato il Marzo 7, 2017 da Il Guru dei Film

Il Giustiziere della Strada è il postatomico italiano diretto da Giuliano Carnimeo.

Una guerra nucleare ha ridotto la Terra in una landa desertica, i pochi sopravvissuti vivono nei sotterranei al riparo dai predoni che infestano le strade …

Paese: Italia/Spagna
Rating: 6/10

Una guerra nucleare ha ridotto la Terra in una landa desertica, i pochi sopravvissuti vivono nei sotterranei al riparo dai predoni che infestano le strade. Per la comunità del piccolo Tommy è un dramma apprendere che le riserve d’acqua sono finite, suo padre è salito in superficie per cercare nuove fonti ma non è più tornato, il ragazzino decide di intrufolarsi nel convoglio in uscita verso un’ultima disperata missione…

Riciclare con pochi soldi i successi più freschi e innovativi per portare a casa la pagnotta, su questo si basava il cinema di genere italiano di quegli anni. Inutile fare gli schizzinosi, il cinema di casa nostra si reggeva su questo basilare principio, e riusciva a raggiungere mirabili risultati in termini commerciali e produttivi. Ci scappava pure di creare nuovi filoni cinematografici, come i postatomici italiani,  nati come imitazioni dei capolavori Mad Max Il guerriero della Strada e 1997 Fuga da New York, oggi paiono opere talmente naif e genuine che è quasi impossibile non amarle, almeno per chi ha a cuore il vero cinema di genere di serie B, il pubblico generico invece ignora e sempre lo farà (come è giusto che sia del resto) pellicole come “Il Giustiziere della Strada”, filmaccio derivativo e povero ma ancora divertente e scorrevole.

Mad Max, Mel Gibson, strade polverose nel deserto, predoni vestiti da punk, e pochi altri appunti sparsi sono serviti alla semplice ma divertente sceneggiatura di Dardano Sacchetti, al servizio della regia di Giuliano Carmineo che si firma, come si usava negli anni 60,  con un pseudonimo (Jules Harrison) per vendere meglio la mercanzia all’estero. Il regista è un veterano del cinema di genere italiano, con western (alcuni Sartana) e horror (Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer?)sulle spalle, si trova a suo agio nel dirigere un action di fantascienza aperto con un pregevole inseguimento automobilistico che si trasforma in un vero duello su strada, gli stunts del film non sono affatto disprezzabili, forse non paragonabili alle pellicole di Miller ma predisposti con audaci introduzioni come la macchina che si trasforma in trampolino per il lancio di una motocross.

Il Giustiziere della Strada

Il Giustiziere della Strada

La caratura degli attori è di basso profilo, il più noto del cast è l’inossidabile Luciano Pigozzi (perché nessuno si ricorda di lui?) nella parte del meccanico Papillon. L’eroe della situazione è occupato da un vero carneade della recitazione, tale Robert Iannucci dal ricciolo biondo e con un viso vagamente simile a quello di Terence Hill, insomma il classico belloccio chiamato nel disperato tentativo di ricordare Mel Gibson, impersona l’avventuriero dal nome risibile di Alien (!) che si dimostra essere un solitario e un egoista, anche quando si tratta di aiutare il piccolo Tommy interpretato da Luca Venantini, attore in seguito attivo nella tv italiana (Classe di ferro, La squadra). Si è pensato bene di affiancare al rude eroe una tipa bionda di nome Trash con le fattezze di Alicia Moro che se ne va in giro in un mondo postatomico con una pettinatura alla Farrah Fawcett, ma al di là delle battute può essere vista come un anticipo, con le debite proporzioni (ovvio),  del personaggio di Furiosa del recente Mad Max Fury Road.

Siamo nei primi anni 80 ma, complice la coproduzione con gli spagnoli, la pellicola è girata come uno spaghetti western (ai tempi morti e sepolti) nei set naturali dell’Andalusia. Alcuni particolari divertenti del film: il personaggio del ragazzino Tommy ha un braccio bionico che gli permette di avere un’ incredibile forza fisica, il villain Crazy Bull (Fernando Bilbao) dal look da indiano-punk è modellato sul personaggio Wez di Mad Max il guerriero della strada, la macchina di Alien chiamata Exterminator è una Mercury Montego rossa del 1973, rinforzata con rostri e protezioni metalliche sul parabrezza e ruote. All’interno di una vicenda del tutto scontata, il finale risulta carino visto che si concede una piccola sorpresa. Giuliano Carnimeo è morto di recente (settembre 2016) all’età di 84 anni. Conosciuto all’estero con il titolo internazionale Exterminators of the year 3000.

Sciamano