Aggiornato il Aprile 19, 2016 da Il Guru dei Film
Hardcore! è il folle film d’azione girato tutto in prima persona. Henry si risveglia in un laboratorio senza ricordi, privo di una gamba e un braccio. Una giovane donna che si presenta come sua moglie Estelle gli innesta degli arti cibernetici ma non c’è tempo per pensare, degli uomini armati vogliono fargli la pelle, deve fuggire e subito insieme alla sua donna …
Tit. Originale: Hardcore Henry (Internaz.)
Paese: Russia/USA
Rating: 8/10
Tutto o quasi comincia con “Doom”, il videogioco sparatutto in prima persona di inizio anni ’90 introduce una inedita credibile sensazione di realismo e pericolo, una svolta epocale per l’intrattenimento casalingo capace di influenzare gli stessi film da cui ha tratto ispirazione, la sequenza migliore del live action omonimo del 2005 è una lunga ripresa girata in soggettiva, eccitante e violenta. A raccogliere l’eredità oggi è uno scatenato film di produzione russa, agevolato da nuove telecamere (GoPro) e una vena di follia (in)controllata che macina il cinema d’azione più estremo con il reality-show e l’estetica da videoclip. La novità e la sfida stessa sono quelle di concepire un’opera girata per intero in soggettiva, una lunga corsa senza pause, frenetica e spettacolare. Dietro all’operazione Hardcore! il produttore Timur Bekmambetov, regista dell’imminente nuovo Ben Hur, favorisce l’esordio del giovane Ilya Naishuller.
Per chi conosce il precedente corto musicale Biting Elbows: Bad Motherfucker (2013) di Naishuller, divenuto un fenomeno virale, non si tratta di una sorpresa, lo stile del regista è il medesimo replicato con più mezzi e precisione. Le perplessità della tenuta sulla lunga distanza di un concept basato da riprese concitate realistiche non stop, sono fugate da uno spettacolo forse non irresistibile a livello di storia/sceneggiatura ma ricco e sorprendente nella realizzazione di scene d’azione mozzafiato, con ambientazioni variegate e una profusione di violenza grafica notevole. A discapito compaiono, inevitabili, diversi momenti caotici di movimenti di camera atti a restituire l’autenticità delle cadute e scontri che molti possono trovare fastidiosi, inoltre in alcune situazioni (deja vu) sembra di stare dentro a un capitolo della serie Cranck con Jason Statham, impossibile da non citare, in anticipo nella messinscena di un’avventura adrenalinica del tutto simile.
Hardcore! è un action costato intorno ai 10 milioni di $ che nasconde un grosso sforzo nei visual effetcs, il protagonista Henry in fondo è un cyborg come si apprende sin dai primi istanti, non viene mai inquadrato in volto (a parte in un fugace riflesso) e interpretato da più persone diverse nel corso delle riprese, anche la vicenda che viviamo con i suoi occhi assume connotati sempre più fantascientifici. La vera minaccia per Henry è un misterioso albino dai poteri telecinetici, nell’aspetto una sorta di Kurt Cobain malvagio (o Assange per restare a nomi più attuali), in aiuto all’eroe c’è però un altrettanto incomprensibile personaggio interpretato da Sharlto Copley, il nome di punta del cast, un uomo dai mille volti bizzarro che appare, muore e ricompare nelle circostanze più assurde, l’attore infonde ironia e divertimento (la scena del “balletto”). Piccola e curiosa parte anche per Tim Roth mentre non passa inosservata la bellezza di Haley Bennett, la moglie di Henry Estelle, se non la conoscete ancora affrettatevi.
Il quasi 30enne Ilya Naishuller di origine russa, anche sceneggiatore, non fa nulla per nascondere molti dei luoghi comuni sulla sua gente, anzi sembra alimentare e prendere spunto da quel sottobosco di video (per lo più divertenti) che girano da anni su youtube provenienti dalla Russia e zone limitrofe, intorno a degrado umano, incidenti, risse, prove di coraggio assurde, esibizioni degenerate e via dicendo che si ritrovano anche in Hardcore!, un film che non si fa mancare belle donne bionde, armi, inseguimenti pazzeschi e gusto nella martellante colonna sonora, da non perdere la Strychnine dei Sonics nella scena del bordello. Il merito maggiore della pellicola è la curiosità dietro alla sua realizzazione, dove realismo è la parola d’ordine e si percepisce la pesantezza fisica delle situazioni con un grande lavoro di stuntmen, di conseguenza non sono poche le sequenze in cui uno si chiede come hanno fatto a girarle, e per un film d’azione forse questo è il massimo dei complimenti. Sentiremo ancora parlare di Naishuller.
Sciamano
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